Napoli. Ancora nessun incontro tra amministrazioni e i gestori. L’Ass. Panini: “Porto enorme rispetto per i lavoratori e per le organizzazioni che li rappresentano”

Rimandato, a quanto sembra, il previsto incontro tra l’amministrazione e i rappresentati dei gestori del gioco per “rivedere” l’ordinanza sugli orari.

“Abbiamo un impegno in particolare con il settore delle scommesse- aveva dichiarato precedentemente l’assessore  al Lavoro e alle Attività Produttive del Comune di Napoli, Enrico Panini- ma dobbiamo partire sulla consapevolezza che esiste il grave problema del gioco patologico”.

Su questo incontro, lo stesso assessore ha comunque rilasciato altre dichiarazioni. “Il Comune di Napoli- ha detto- applica un Regolamento d’iniziativa Consigliare, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale, mirato al contrasto delle ludopatie, fenomeno particolarmente diffuso nella nostra città come testimoniato da dati drammatici forniti, fra gli altri, da autorità indipendenti dal Comune (es.: Garante per l’infanzia).Questo Regolamento, simile a quanto approvato da molti altri Comuni e sostitutivo delle gravi inerzie del Governo nazionale, affronta un tema: la tutela della salute dei cittadini in presenza di un fenomeno, ormai riconosciuto dallo stesso Ministero della Salute, quale è il Gioco d’Azzardo Patologico”.

“Evidentemente- ha proseguito Panini- riducendo gli orari di funzionamento di luoghi che potevano offrire una proposta di gioco anche per 24 ore giornaliere, ciò produce effetti sull’occupazione. E’ come quando si chiude una centrale a carbone per tutelare la salute dei cittadini. Porto enorme rispetto per i lavoratori e per le organizzazioni che li rappresentano. Sono molto più critico (eufemismo) per proprietari che in otto mesi (ovvero il tempo intercorrente fra l’approvazione del Regolamento da parte del Consiglio comunale e l’effettiva entrata in vigore degli orari nella nuova disciplina) nulla hanno fatto per riorganizzare la loro offerta (anzi) e che ora stanno procedendo a licenziamenti collettivi,  magari sperando che i lavoratori riescano a modificare una situazione regolamentare comune – ribadisco – ad un numero crescente di Enti locali che, responsabilmente, decidono di affrontare una questione di grande attualità.

Il Comune di Napoli ritiene che la situazione si configuri come l’avvio di una crisi di settore ed auspica che i Sindacati chiedano, come sicuramente sarà, l’avvio degli strumenti di tutela a disposizione della Regione. Il lavoro non è mai stato nemico della salute nella storia ultra centenaria dello sviluppo del nostro Paese, ma il lavoro va protetto senza negare la salute. Questo abbiamo detto e a questo siamo impegnati a realizzare, ogni giorno”.

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