30 Aprile 2024 - 23:10

Napoli. Gestori contro gli orari alle sale giochi. Chiacchio (AGSI): “A rischio investimenti e posti di lavoro”

Guerra tra il Comune di Napoli e i gestori di sale giochi e slot machine. Motivo del contendere i nuovi orari adottati nell’ordinanza del sindaco Luigi De Magistris che fissa

22 Agosto 2016

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Guerra tra il Comune di Napoli e i gestori di sale giochi e slot machine. Motivo del contendere i nuovi orari adottati nell’ordinanza del sindaco Luigi De Magistris che fissa limiti più restrittivi agli orari di apertura delle sale: quelle da gioco (in cui rientrano anche i centri scommesse) dovranno osservare le due fasce 9-12 e 18-23, mentre l’utilizzo di videolottery e slot machine è consentito dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 20.

 

Non ci stanno però i gestori degli esercizi commerciali in questione. Dopo aver presentato dodici ricorsi contro il provvedimento, che sono stati respinti dal Tar della Campania, i titolari delle sale da gioco hanno chiesto un incontro al sindaco e all’assessore.

 

In una nota del presidente dell’Associazione dei gestori delle scommesse, Pasquale Chiacchio, è scritto che “l’ordinanza, interpretata in maniera cosi restrittiva, risulta eccessivamente penalizzante per le aziende che operano nel mercato regolamentato dallo Stato, le quali versano ingenti somme sottoforma di imposte”. Chiacchio sottolinea come siano a rischio “i tanti investimenti e le migliaia di posti di lavoro”. “Tutto il mondo che ruota attorno a tali attività (concessionari, gestori, lavoratori) è in grande fermento in quanto sono fortemente a rischio tanti posti di lavoro. Per questo chiediamo di uscire da questa situazione che ha messo in ginocchio tutto il settore legale delle scommesse”.

Senza contare che i nuovi orari metterebbero a rischio anche “le tradizionali scommesse nelle tre ore che precedono l’orario d’inizio dei match di Serie A, quando sarà ripristinato il fischio d’inizio di molte gare alle 15”.

 

 

L’assessore al Commercio Enrico Panini non ci sta e ribadisce il punto di vista dell’amministrazione comunale. «L’ordinanza – spiega Panini- dà applicazione al regolamento sul gioco lecito, di iniziativa consiliare, approvato unanimemente il 29 dicembre scorso dall’aula di Via Verdi. Lo stesso Tar della Campania l’ha ritenuta pienamente legittima, dopo la richiesta di sospensiva di 12 aziende. I tribunali amministrativi, d’altronde, riconoscono ai Comuni la titolarità per fissare gli orari. Le stesse case da gioco hanno avuto 8 mesi a disposizione per riorganizzarsi. Il gioco d’azzardo patologico sta producendo effetti disastrosi, anche documentati scientificamente sulle famiglie e sui minori, e noi abbiamo voluto farcene carico. La difesa della salute per il Comune – conclude Panini – è un imperativo irrinunciabile».

PressGiochi