01 Maggio 2024 - 23:59

Mirabelli (Pd): “Newslot: ok a limiti orari dai comuni, no a distanziometri”

“L’obiettivo del governo è sicuramente uno, la tutela della salute pubblica. Lo faremo privilegiando una normativa nazionale unitaria. La frammentazione prodotta a livello locale – ha dichiarato il senatore Franco

27 Maggio 2015

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“L’obiettivo del governo è sicuramente uno, la tutela della salute pubblica. Lo faremo privilegiando una normativa nazionale unitaria. La frammentazione prodotta a livello locale – ha dichiarato il senatore Franco Mirabelli, componente Commissione Territorio e Commissione Bicamerale Antimafia – ha prodotto una deregulation rispetto allo sforzo normativo fatto negli anni precedenti. Non possiamo negare l’esplosione dell’offerta vissuta in questi anni. La legislazione nazionale va rispettata e all’interno di questo contesto le regioni devono riconoscere il potere statale.

Lo Stato stabilisce nella materia delle slot requisiti molto rigorosi. Va bene quindi analizzare i problemi che ci sono stati e gli interventi locali cercando di trovare un punto di sintesi e di equilibrio.

Sulla questione sono tre i capitoli importanti da affrontare in sede di Delega.

Il primo è che forse abbiamo bisogno di qualche giorno in più per ragionare ulteriormente sul tema della legalità. Non solo sul contrasto all’offerta illegale e alla criminalità ma anche per migliorare la norma ed impedire l’ingresso della criminalità nelle società concessionarie.

Il secondo tema è quello della pubblicità e tutti dobbiamo constatare che gli interventi posti finora in delega non sono sufficienti. E’ giusto fare un ragionamento sulla possibilità di proibire le pubblicità nelle manifestazioni sportive.

Il terzo tema è riorganizzare il ruolo dei comuni, i quali hanno dato il contributo maggiore alla questione.

Sul rapporto enti locali e stato ci sono tre quattro aspetti nei quali ritengo che i comuni possano aver parola. Uno è quello relativo agli orari. Ritengo che questo sia un tema giusto da delegare ai territori.

Poi ci sono le distanze. Su questo non credo si possa delegare ai comuni perché rischiamo di ghettizzare il gioco e costituire comuni no-slot. La normativa nazionale rischierebbe altrimenti di essere bypassata dai comuni stessi.

Le atre due questioni sono relative ai controlli, su cui i comuni potrebbero intervenire in maniera importante attraverso la polizia locale con segnalazione di forme di offerte illegali del gioco, e l’altro all’intervento sulla salute pubblica: prevenzione e cura, su entrambi questi aspetti i comuni potrebbero intervenire in maniera importante.

 

Stiamo lavorando – conclude il senatore – per andare nella direzione necessaria, dare una legislazione unitaria su questo tema convinti che prima dell’estate ci sarà il decreto”.

 

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