02 Maggio 2024 - 02:58

Giappone. I casinò restano un affare, le norme severe rassicurano l’opinione pubblica contraria

The Japanese Office of Integrated Resort Regime Promotion, conosciuto come IR Promotion Secretariat, ha presentato una relazione che illustra le sue raccomandazioni sulla gestione del nuovo settore dei casinò prendendo

24 Agosto 2017

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The Japanese Office of Integrated Resort Regime Promotion, conosciuto come IR Promotion Secretariat, ha presentato una relazione che illustra le sue raccomandazioni sulla gestione del nuovo settore dei casinò prendendo i resort integrati di Singapore. Queste indicazioni, come tante altre in materia, possono scoraggiare gli investitori, ma secondo la GBGC, (Global Betting & Gaming Consultants), associazione di consulenza internazionale, considerando che l’opinione pubblica giapponese è contraria ai casinò, queste normative “bilancerebbero” i timori popolari.

Tra le raccomandazioni presenti nella relazione del IR Promotion Secretariat

  • Ci deve essere un limite sul numero di resort e ogni resort deve avere solo un casinò.
  • I soldi raccolti dall’imposta sul reddito lordo devono essere divisi tra il governo centrale ei comuni che ospitano i casino
  • Le visite da parte degli abitanti devono essere limitati attraverso una tassa d’iscrizione da pagare per i cittadini giapponesi
  • I cittadini giapponesi devono acquistare chip solo con contanti, ma gli stranieri possono utilizzare carte di credito. I casinò non potranno avere un bancomat.
  • Il resort integrato presenta i seguenti elementi chiave: casinò, spazi convenzionati, aree ricreative come negozi, ristoranti, sport e alloggi alberghieri.
  • I cittadini giapponesi devono avere più di 20 anni di età per ottenere l’accesso.

Anche se alcuni osservatori hanno criticato le proposte e hanno detto che alcuni operatori potrebbero ritirarsi se le condizioni poste saranno troppo onerose, GBGC , come detto, ritiene che ci sia ancora molto da apprezzare nei casinò/resort giapponesi “sulla rampa di lancio”. Secondo l’agenzia di consulenza internazionale infatti “L’approccio prudente del Giappone dovrebbe essere accolto positivamente perché assorbirà i timori i timori di coloro che non vogliono i casinò”.

“L’opinione pubblica in Giappone è certamente contro i casinò, un recente sondaggio ha riferito che il 66,8% degli intervistati non vorrebbe un casinò nella propria zona, ma- prosegue la GBGC- Anche se alcune delle condizioni di licenza proposte possono sembrare onerose ci sono alcuni buoni aspetti. Anche se gli operatori possono desiderare una legislazione liberale, dovrebbero ricordare che molti giapponesi non vogliono i casinò turistici integrati, quindi è meglio che i loro timori siano bilanciati da una legislazione ragionevole piuttosto che il blocco totale delle concessioni”.

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