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Stabilità. Melilli (Pd): “Da giochi e voluntary disclosure previste entrate nel 2016 per 3,1 miliardi”

Ha preso il via ieri presso la Commissione Bilancio della Camera l’esame in sede referente della legge di Stabilità e di Bilancio. Il relatore Fabio Melilli del Pd, per quanto riguarda

25 Novembre 2015

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Ha preso il via ieri presso la Commissione Bilancio della Camera l’esame in sede referente della legge di Stabilità e di Bilancio. Il relatore Fabio Melilli del Pd, per quanto riguarda la materia dei giochi, ha ricordato che “si registrano maggiori entrate principalmente da due misure, costituite dall’aumento del carico fiscale sui giochi e dalla norma sui redditi e patrimoni detenuti all’estero (voluntary disclosure), per circa 3,1 miliardi nel 2016.

 

Nell’ambito delle entrate tributarie, si segnalano, peraltro, le maggiori entrate derivanti dal maggior prelievo del PREU per le new slot (500 milioni) e per le video lotteries (100 milioni), derivanti dalle misure introdotte, rispettivamente, dai commi 524 e 525 del disegno di legge di stabilità”.

 

Il presidente della Commissione, Francesco Bocci, ha fatto sapere che il termine per la presentazione degli emendamenti è fissato al 27 novembre prossimo, alle ore 18.30.

Bocci ha inoltre illustrato i criteri sulla base dei quali sarà effettuata la valutazione di inammissibilità delle proposte emendative. “In particolare, – ha detto -, sono inammissibili gli emendamenti e gli articoli aggiuntivi che concernono materie estranee all’oggetto proprio della legge di stabilità e di bilancio, ovvero che contrastano con i criteri per l’introduzione di nuove o maggiori spese o minori entrate, così come definiti dalla legislazione vigente sul bilancio e sulla contabilità dello Stato.
Per quanto riguarda il disegno di legge di stabilità, devono ritenersi pertanto inammissibili, in quanto estranei al contenuto proprio della legge di stabilità: gli emendamenti volti ad introdurre nel testo deleghe legislative; gli emendamenti che rechino norme di carattere ordinamentale o organizzatorio, anche se suscettibili di determinare aumenti di entrata o riduzioni di spesa; gli emendamenti recanti norme che comportino aumenti di spesa; gli emendamenti recanti norme di carattere localistico o micro settoriale.

Saranno, invece, da ritenersi ammissibili in relazione ai limiti di contenuto del disegno di legge di stabilità gli emendamenti che modifichino i parametri della legislazione tributaria e contributiva vigente da cui deriva il quantum delle prestazioni; gli emendamenti volti ad incidere sulla disciplina del Patto di stabilità interno e ad attuare il Patto di convergenza e le proposte di carattere macroeconomico idonee ad incidere sull’allocazione delle risorse o aventi comunque una rilevanza non trascurabile sotto il profilo economico-finanziario”.

 

PressGiochi