19 Marzo 2024 - 08:08

Scommesse: la Comm. Cultura avvia esame del pdl su incremento imposta unica per promuovere lo sport

Ha preso il via presso la Commissione Cultura della Camera l’esame del pdl a firma Mauro Berruto del Pd recante ‘Incremento delle aliquote dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle

02 Febbraio 2023

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Ha preso il via presso la Commissione Cultura della Camera l’esame del pdl a firma Mauro Berruto del Pd recante ‘Incremento delle aliquote dell’imposta unica sui concorsi pronostici e sulle scommesse relativamente ad alcuni giochi e destinazione del gettito alla promozione dell’attività sportiva’ .

Relatrice al testo è stata nominata Irene Manzi (PD-IDP) che ha ricordato come la proposta sia costituita da un solo articolo, volta a promuovere l’attività sportiva giovanile dilettantistica e professionale nonché l’attività del Comitato italiano paralimpico.

“La proposta in esame riguarda la creazione di un fondo apposito per la promozione dell’attività sportiva. La relazione illustrativa pone l’accento sul consistente giro d’affari generato dal mondo dello sport in Italia che vede il fatturato delle oltre 74.000 società sportive, professionistiche e dilettantesche ammontare a circa 37,5 miliardi nel 2021, pari, se si considera anche l’indotto, a 78,8 miliardi: il 3 per cento del PIL nazionale. A ciò va aggiunto il valore indiretto generato dallo sport per l’economia e la società italiana che, sempre nel 2021, è stato di quasi 8,2 miliardi di euro di cui la maggior parte in risparmi per il sistema sanitario nazionale. È nota, infatti, la correlazione tra l’inattività fisica e le quattro patologie principali (tumore della mammella e del colon-retto, diabete di tipo 2, coronaropatia) con un conseguente aggravio di costi per l’assistenza sanitaria.

Il comma 1 dell’unico articolo istituisce, a decorrere dal 1° gennaio 2023, nello stato di previsione del Ministero dell’economia e delle finanze, per il trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, un fondo denominato « Fondo per la promozione dello sport » con una dotazione di 80 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Le risorse del fondo sono destinate al finanziamento di progetti di promozione dello sport, alla promozione di investimenti nei settori sportivi giovanili e alla promozione delle attività del Comitato italiano paralimpico. Il comma 2 incrementa a decorrere dal 1° gennaio 2023, le aliquote dell’imposta unica previste per alcuni concorsi pronostici e scommesse. Si tratta delle aliquote applicate ai giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e al gioco del bingo a distanza, alle scommesse a quota fissa diverse da quelle ippiche (sia quelle per cui la raccolta avviene su rete fisica, sia quelle per cui la raccolta avviene a distanza) nonché alle scommesse a quota fissa su eventi simulati”.

Manzi ricorda che l’imposta unica, istituita dal decreto legislativo del 23 dicembre 1998, n. 504, si applica ai concorsi pronostici e alle scommesse di qualunque tipo, relativi a qualunque evento, anche se svolto all’estero. Le aliquote sono variabili fra i vari tipi di gioco; la base imponibile per i concorsi pronostici è costituita dall’ammontare della somma corrisposta dal concorrente per il gioco al netto di diritti fissi e compensi ai ricevitori, mentre per le scommesse è costituita dall’ammontare della somma giocata per ciascuna scommessa. I soggetti passivi dell’imposta sono coloro i quali gestiscono, anche in concessione, i concorsi pronostici e le scommesse.

Nello specifico, a decorrere dal 1° gennaio 2023, l’aliquota dell’imposta unica è stabilita nei seguenti valori: per i giochi di abilità a distanza con vincita in denaro e per il gioco del bingo a distanza, nella misura del 30 per cento (rispetto al vigente 25 per cento) delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite in vincite al giocatore; per le scommesse a quota fissa, escluse le scommesse ippiche, nelle misure del 22 per cento (rispetto al 20 per cento), se la raccolta avviene su rete fisica, e del 26 per cento (rispetto al 24 per cento), se la raccolta avviene a distanza, applicata sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte; per le scommesse a quota fissa su eventi simulati di cui all’articolo 1, comma 88, della legge 27 dicembre 2006, n. 296, nella misura del 24 per cento (rispetto al 22 per cento) della raccolta al netto delle somme che, in base al regolamento di gioco, sono restituite in vincite al giocatore.

Il comma 3 provvede alla copertura finanziaria, stabilendo che a copertura degli oneri derivanti dall’applicazione della misura introdotta al comma 1, pari a 80 milioni di euro a decorrere dall’anno 2023, si provvede a valere, fino a concorrenza dei relativi oneri, su quota parte delle maggiori entrate derivanti dall’applicazione degli incrementi previsti al precedente comma 2.

Il comma 4, infine, stabilisce che con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, con il Ministro dell’istruzione, con il Ministro della cultura e con il Ministro per lo sport e i giovani, sono stabilite annualmente entro il 30 giugno le modalità e i criteri di ripartizione delle risorse del fondo.

Mauro Berruto (PD-IDP) – intervenendo in commissione ha detto: “C’è un business legato al mondo delle scommesse – che esiste solo perché c’è lo sport – che genera utili molto importanti. Questo business, dato il momento di grave difficoltà per lo sport, soprattutto per la sua promozione, potrebbe agire in senso redistributivo, facendo in modo che una piccola parte di quegli utili torni in modo indiretto allo sport, secondo il vecchio modello del Totocalcio. Il motivo dell’istituzione del fondo da 80 milioni di euro – che auspica possa essere strutturale – può essere basato su alcuni dati. Il primo di questi è un dato positivo: in Italia l’aspettativa di vita si è allungata a 82,4 anni; tuttavia – e questo è il secondo dato – la speranza di vita in buona salute si attesta attorno ai 60,5 anni.

Le proiezioni demografiche riferite al 2050 stimano che in quell’anno un terzo della popolazione avrà oltre 65 anni, quindi al di fuori del perimetro dell’aspettativa di vita sana e, pertanto, con la necessità di ricorrere a prestazioni sanitarie. La proposta di legge a mia prima firma, che spera venga portata avanti in modo trasversale, prende in considerazione un sistema di welfare diverso che consiste nella diffusione di un farmaco senza controindicazioni, ovvero l’attività motoria, per contrastare quella fotografia in prospettiva che la scienza demografica ha scattato al nostro Paese”.

PressGiochi

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