02 Maggio 2024 - 05:00

Il sott.segr. Savino (Mef) in Commissione: “In Conferenza unificata andranno risolte le distonie regolatorie che si registrano sui giochi”

Nella giornata di oggi presso la Commisione finanze della Camera il sottosegretario Sandra Savino è tornata a parlare di giochi rispondendo all’interrogazione del Pd sul riordino del settore e sulle

28 Novembre 2023

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Nella giornata di oggi presso la Commisione finanze della Camera il sottosegretario Sandra Savino è tornata a parlare di giochi rispondendo all’interrogazione del Pd sul riordino del settore e sulle stime di raccolta per il 2023.

“Sentita l’Agenzia delle dogane e dei monopoli – ha risposto Savino a Vaccari e Merola – si confermano i dati di raccolta del gioco in Italia relativi al 2022 e il relativo gettito erariale. Per quanto riguarda i dati del 2023 si stima per fine anno una raccolta pari a 149 miliardi di euro e un gettito erariale di 11,8 miliardi.

Considerato che non è possibile fornire in tempi ridotti dati disaggregati per singola regione, l’Agenzia ha trasmesso il prospetto relativo alla situazione complessiva della raccolta per le varie tipologie di gioco da ottobre all’anno corrente. A legislazione vigente sulla base del trend in aumento può ipotizzarsi una ulteriore crescita seppur limitata per il 2024.

Per quanto attiene ai punti di offerta del gioco pubblico si precisa che i medesimi costituiscono in relazione alle misure di tutela del consumatore e alla formazione degli esercenti di cui si prevede il potenziamento nei decreti delegati, un presidio per la prevenzione del gioco patologico a differenza dell’offerta illegale.

Relativamente ai punti vendita ricarica si evidenzia che tali esercizi già operanti sul territorio non effettuano raccolta di giochi online essendo esclusivamente abilitati a svolgere operazioni di assistenza al giocatore in ordine all’apertura dei conti di gioco e ricarica degli stessi.

Infine, quanto al coinvolgimento degli enti territoriali per un intervento organico di riparto delle competenze e razionalizzazione della normativa si evidenzi che la legge 111 del 2023 articolo 15 comma 2 lettera b) tende a favorire l’avvio di un confronto tecnico e politico in sede di Conferenza  Stato Regione ed enti locali volto a superare armonicamente le attuali distonie regolatorie che si registrano attualmente nei diversi territori regionali  comunali”.


Testo della risposta

Con il documento in esame gli Onorevoli interroganti, dopo aver rammentato come la legge 9 agosto 2023, n. 111, recante « Delega al Governo per la riforma fiscale, » preveda specifici princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni del settore del gioco pubblico, richiamano i dati pubblicati nel Rapporto 2022 dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli dai quali si evince come il gioco legale in Italia sia tornato ai livelli precedenti la pandemia del 2019 e abbia raggiunto 136 miliardi di euro di raccolta nel 2022, con un aumento del 22,3 per cento rispetto al 2021. In particolare, al netto delle vincite nel 2022 la spesa dei giocatori è stata di 20,34 miliardi con un incremento del 31,3 per cento rispetto all’anno precedente e il gettito erariale è stato di 11,2 miliardi di euro.

Gli Onorevoli interroganti riferiscono, (altresì), che il gioco legale è in crescita, nonostante le difficoltà economiche e le tensioni sociali, e che secondo agenzie di stampa la riforma del Governo prevedrebbe, tra l’altro, una sorta di regolarizzazione dei punti vendita e ricarica (PVR) attraverso l’iscrizione a un albo presso l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, senza bandire una gara, per cui saranno abilitati all’offerta del gioco d’azzardo non solo gli esercenti con licenza specifica ma anche esercizi pubblici commerciali, con conseguente aumento dell’offerta del gioco e depotenziamento dei presidi contro le dipendenze.

Tanto premesso, gli Interroganti chiedono di sapere se « sia in corso un confronto con i soggetti interessati dal riordino del settore dei giochi in particolare se vi sia il coinvolgimento degli enti territoriali per un intervento organico di riparto delle competenze e razionalizzazione della normativa » e « quale sia la raccolta complessiva stimata per il 2023, anche fornendo una suddivisione per tipologia di gioco e per regione, e le relative entrate erariali, nonché quali siano le previsioni della raccolta per il 2024 alla luce della annunciata riforma ».

Al riguardo, sentita l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, si rappresenta quanto segue.

Si confermano preliminarmente i dati della raccolta del gioco legale in Italia per l’anno 2022 e il conseguente gettito erariale. Per quanto attiene ai dati per il 2023 l’Agenzia stima, per fine anno, una raccolta pari ad 149 miliardi di euro e un gettito erariale di 11,8 miliardi.

Sul punto, considerato che non risulta possibile, in tempi ridotti, fornire dati disaggregati per singola regione, l’Agenzia ha trasmesso il prospetto relativo alla situazione complessiva della raccolta, per le varie tipologie di gioco, ad ottobre dell’anno corrente. Tanto premesso, a legislazione vigente, sulla base del trend in aumento registratosi negli ultimi anni, può ipotizzarsi un’ulteriore crescita, seppur limitata, per il 2024.

Tale stima sarà, ovviamente, ridefinita conseguentemente al nuovo assetto normativo e regolatorio.

Per quanto attiene ai punti di offerta del gioco pubblico, si precisa che i medesimi costituiscono, in relazione alle presenti misure di tutela del giocatore e alla formazione degli esercenti, di cui si prevede il potenziamento nei decreti delegati, un presidio per la prevenzione del gioco patologico a differenza dell’offerta illegale.

Con riferimento ai punti vendita ricarica (PVR) si evidenzia che tali esercizi, peraltro già operanti sul territorio, non effettuano raccolta di gioco on-line essendo esclusivamente abilitati a svolgere operazioni di  assistenza al giocatore in ordine alle operazioni di apertura dei conti di gioco e di ricarica degli stessi.

Infine, quanto al coinvolgimento degli enti territoriali, per un intervento organico di riparto delle  competenze e razionalizzazione della normativa, si evidenzia che la suddetta legge n. 111 del 2023, all’articolo 15, comma 2, lettera b), tende proprio a favorire l’avvio di un confronto tecnico e politico, in sede di Conferenza Stato, regioni ed enti locali, volto a superare armonicamente le attuali distonie regolatorie che si registrano attualmente per i diversi territori regionali e comunali.

PressGiochi

Fonte immagine: www.triesteallnews.it