02 Maggio 2024 - 13:34

Decreto Giochi Online. Cardia (ACADI): “Il riordino deve riguardare anche l’offerta terrestre”

“Metterei l’accento su due aspetti: l’importo per accedere al bando è veramente alto. Se questo è il Governo delle PMI questo numero rappresenta una montagna di denaro che penalizza le

13 Febbraio 2024

Print Friendly, PDF & Email

“Metterei l’accento su due aspetti: l’importo per accedere al bando è veramente alto. Se questo è il Governo delle PMI questo numero rappresenta una montagna di denaro che penalizza le piccole e medie imprese.

Altro aspetto è il divieto di consentire i pagamenti all’estero, che significa consentire di inviare denaro ad un .com, un sito che non ha concessione italiana e rappresenta una concorrenza sleale per l’operatore italiano.

Apprezziamo che la delega fiscale abbia subito una accelerazione e che lo sforzo del Governo riguardi il riordino dell’intero comparto e non solo una parte di esso.

Spostare la domanda verso altri tipi di giochi significa solamente spostare la compulsività verso altri prodotti. La Conferenza Unificata si dovrà occupare anche delle regole da applicare sul territorio di tutti i prodotti anche dell’online. Se non si riesce a mettere a terra una soluzione per l’offerta del territorio si perderà gettito a scapito della tutela del giocatore”.

“Non portare a termine subito il riordino del territorio significa spostare la domanda verso altri tipi di giochi ed in particolare significa spostare la compulsività verso altri prodotti. La Conferenza Unificata si dovrà occupare delle regole da applicare sul territorio di tutti i prodotti anche dell’online per contrastare il disturbo da gioco d’azzardo. Inoltre se non si riesce a mettere a terra una soluzione anche per l’offerta del territorio si perderà gettito erariale per lo spostamento della domanda su prodotti a bassa fiscalità”, lo ha detto Geronimo Cardia, presidente di Acadi (Associazione dei Concessionari di Giochi Pubblici), durante l’audizione in Commissione Finanze della Camera dei Deputati sullo schema di decreto legislativo in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza”.

Così Geronimo Cardia, presidente di ACADI partecipando alle audizioni alla Camera dei Deputati in merito allo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.

 

Il presidente Cardia nell’audizione della scorsa settimana al Senato aveva spiegato: “Sul tema del decreto di riordino dell’on-line abbiamo evidenziato che i parametri di ingaggio sono molto alti e rischiano di penalizzare le piccole medie imprese italiane. Inoltre occorre che i divieti di pagamento all’estero siano resi operativi senza indugio per contrastare il fenomeno di sversamento della domanda di gioco su circuiti illegali”. Dichiara Geronimo Cardia, Presidente di Acadi.

“I dati del Bilancio di Sostenibilità di Comparto presentati al Forum Acadi 2023 confermano l’importanza della rete generalista degli apparecchi, ed in particolare dei bar, nel perseguimento degli interessi pubblici che sono alla base dell’esistenza dell’intero comparto. Occorre fare subito il riordino del territorio – prosegue Cardia – perché diversamente la questione territoriale, che pende dal 2011, continuerebbe ad operare con i suoi divieti sostanzialmente assoluti provocando l’espulsione della rete generalista dai territori, con perdita di gettito erariale, di presidio di legalità, di occupazione e di tutela effettiva dell’utente”.

“Il rischio di perdere il gettito erariale – puntualizza Cardia – sussiste a causa dei riversamenti della domanda di gioco non solo sui circuiti illegali ma anche su tipi di gioco regolamentato a più bassa fiscalità, non colpiti dai distanziometri e dalle limitazioni di orario. A parità di spesa dei giocatori, in caso di spostamento della domanda, a tendere non è quindi assicurata la necessaria invarianza di gettito.“

“Allo stesso tempo sotto il profilo sanitario – si aggiunge durante l’intervento – sussiste il rischio di fenomeni di riversamento della compulsività (problematica o patologica) a discapito degli utenti. Per questo in Conferenza Unificata occorre che tutte le verticali distributive, previste dal sistema concessorio che atterrano sui territori (on-line compreso), siano valutate congiuntamente per una strategia di contrasto al disturbo da gioco d’azzardo che sia complessiva, coordinata e, in quanto tale, realmente efficace”.

“Oggi, ad esempio, per le norme dei territori regionali e comunali, mentre è obbligatorio spegnere gli apparecchi nei bar, per i divieti di orari nelle zone marginali non toccate dai distanziometri espulsivi, contemporaneamente possono essere venduti agli utenti altri prodotti sull’intero territorio anche all’interno di luoghi sensibili”.

“Infine – conclude Cardia – nell’immediato occorre che il percorso giudiziale delle contestazioni dei distanziometri e degli orari espulsivi non sia lasciato ai soli operatori, perché gli interessi lesi sono principalmente di natura pubblicistica: dalla perdita di gettito alla necessità di tutela effettiva dell’utente e dei presidi della legalità”.

PressGiochi

Fonte immagine: cardia