Dal nostro inviato a Torino – “E’ necessario che Stato e Regione si parlino e collaborino nella regolamentazione e controllo di questo settore. Non possono vivere in sfere separate tra
Dal nostro inviato a Torino – “E’ necessario che Stato e Regione si parlino e collaborino nella regolamentazione e controllo di questo settore. Non possono vivere in sfere separate tra loro impermeabili. L’intesa che ci doveva essere purtroppo non ha trovato l’esito sperato”.
Lo ha dichiarato a Torino Antonio De Donno, Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi e Presidente dell’Osservatorio permanente su Gioco, Legalità e Patologie, dell’Eurispes.
“L’area del gioco presenti dei rischi per la salute dei cittadini, anche se i dati oggi in nostro possesso sono, forse, meno allarmanti di quelli che emergono dal consumo di tabacco, alcool e droghe. Intervenire e vietare il gioco regolamentato non ci garantisce la libertà che comunque deve essere rispettata. Inoltre, apre la strada al gioco illegale. Per questo credo che la repressione debba riguardare l’illegalità”.
A commentare le parole del procuratore De Donno, Antonio Rinaudo: “Ci tengo a sottolineare che come afferma De Raho, la repressione deve riguardare l’illegalità e non il giocatore e in Piemonte sembra che accada più il contrario”.
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