02 Maggio 2024 - 07:46

Decreto giochi online. Chiacchio (AGSI): “Il costo della concessione è troppo alto, aprire alle PMI”

“Evidenziamo la problematica del costo eccessivo della concessione perché le PMI devono avere la possibilità di partecipare al bando così come i grandi operatori del settore. Le PMI devono avere

13 Febbraio 2024

Print Friendly, PDF & Email

“Evidenziamo la problematica del costo eccessivo della concessione perché le PMI devono avere la possibilità di partecipare al bando così come i grandi operatori del settore. Le PMI devono avere la stessa dignità perché sono formate dalle aziende italiane, altrimenti daremmo un assist alla criminalità italiana. Per i PVR riteniamo dovrebbero partecipare al bando.

Siamo operatori legali ma di fatto siamo molto discriminali. Il limite di ricarica di 100 euro è davvero baso e chiediamo che vanga rivista questa limitazione. Siamo per la tutela della salute, della legalità e anche dell’occupazione e mettiamo a disposizione la nostra competenza”.

Così Pasquale Chiacchio presidente di AGSI partecipando alle audizioni alla Camera dei Deputati in merito allo Schema di decreto legislativo recante disposizioni in materia di riordino del settore dei giochi, a partire da quelli a distanza.

 

Di seguito la proposta presentata alla Camera da AGSI:

L’A.G.S.I. -Associazione Gestori Scommesse Italia – in collaborazione con le associazioni nazionali di categoria A.GI.LE. – C.N.I. – C.G.S.S. ritiene giusto e necessario il riordino del settore dei giochi  legali sia ONLINE che FISICO per ridare stabilità e certezze ad un comparto che produce importanti risorse per lo Stato Italiano. A tal proposito ha già sottoposto agli Enti Istituzionali competenti un documento di proposte (che alleghiamo). Ricordo che A.G.S.I. è stata ispiratrice ed attrice importante in quanto con i propri professionisti, ha contribuito alla stesura della Legge Regionale della Campania n.2 del 02 Marzo 2020 ritenuta unanimemente la più equilibrata d’Italia. Capace di fatto di tutelare la parte sanitaria, la parte politica, la parte imprenditoriale. Prevedendo altresì un Osservatorio Permanente per monitorare gli effetti della legge. A.G.S.I., nata nel 2013, da sempre si confronta in modo propositivo e costruttivo, con esponenti della politica e delle Istituzioni di riferimento Nazionali e Locali.

I propri rappresentanti sono imprenditori del settore da oltre 40 Anni.

Dall’esame dello schema di riordino a partire da quello a distanza emergono alcune criticità:

1) Il costo di 7 mln per ogni concessione. Tale importo si ritiene eccessivo ed andrebbe rivisto al ribasso perché, di fatto, mette in grande difficoltà tante piccole e medie aziende italiane, operanti da anni sul mercato dei Giochi Legali in Italia, decretandone la chiusura con GRAVI RICADUTE OCCUPAZIONALI!!!

Bisogna salvaguardare GRANDI, MEDIE e PICCOLE AZIENDE in egual misura, diversamente c’è il SERIO RISCHIO di favorire l’infiltrazione della CRIMINALITÀ ORGANIZZATA che notoriamente dispone di ingenti risorse economiche da investire!!!

2) Per la regolarizzazione dei PVR, previsti dal decreto di riordino del gioco a distanza, meglio ricorrere ad una procedura ad evidenza pubblica che sia contestuale alle attribuzioni delle Concessioni onde consentire una libera concorrenza tra gli operatori ed assicurare maggiori entrate per lo Stato. Nondimeno una volta aggiudicati i PVR andrebbero comunque iscritti in apposito albo dietro pagamento di corrispettivo così come previsto dalla legge;

3) Circa la modalità di ricarica del conto gioco presso i PVR riteniamo del tutto INADEGUATA la previsione del limite settimanale di 100,00 euro in contanti. Tale Limitazione andrebbe valutata con attenzione perché eccessive rigidità possono indirizzare gli utenti verso le offerte del mercato parallelo, che non conosce alcuna regola, e gestito di sovente dalla criminalità organizzata. E non si giustifica come deterrente alle attività di riciclaggio, in quanto, il conto gioco, è riconducibile al soggetto censito quale titolare del medesimo conto;

4) Resta irrisolto l’annoso problema che condiziona l’esercizio delle Concessioni e delle attività dei punti vendita correlati relativamente al diniego degli Istituti di Credito circa l’apertura di conti correnti e l’elargizione del credito alle aziende che operano nel settore dei giochi legali.

Rinnoviamo l’appello agli Illustri componenti di questa Commissione ed a tutto il Parlamento Italiano affinché si intervenga normativamente per porre fine a questa insopportabile discriminazione;

5) Si impone infine l’esigenza di maggior attenzione alla tutela delle categorie più fragili quali i minori ed i soggetti più esposti al rischio di gioco problematico, promuovendo campagne di comunicazione Istituzionali giuste ed efficaci.

A nostro avviso gli obbiettivi da raggiungere per riordinare complessivamente il settore sono:

Determinare un numero sostenibile di esercizi che raccolgono e/o promuovono il gioco pubblico – compresi i PVR- in maniera da evitare eccessiva diffusione dell’offerta sui territori e riteniamo necessario un limite di concentrazione su base regionale.

I PVR sorti durante la pandemia per la chiusura prolungata della rete ufficiale e parzialmente disciplinati da una circolare AAMS dovranno effettuare esclusivamente ricariche dei conti gioco;

Tutelare la dignità di chi opera nel settore dei GIOCHI LEGALI e rispetta tutte le regole dettate dallo Stato e dagli Enti di riferimento;

TUTTE le Attività del GIOCO LEGALE devono RISPETTARE le STESSE REGOLE!!!;

Definire quali siano le caratteristiche degli esercizi ed i requisiti degli esercenti che sul territorio offrono o promuovono a vario titolo il gioco legale in maniera chiara ed inequivocabile;

Dare riconoscibilità alle varie modalità di vendita, esemplificando: il negozio specializzato definito di Categoria A dalla Conferenza Unificata del 2017 deve avere un logo chiaro e distinguibile quale luogo sicuro e controllato dove è garantita la tutela della salute, l’Ordine Pubblico e la Prevenzione del Rischio di accesso e gioco dei minori;

Combattere decisamente il mercato illegale che fonti della Guardia di Finanza quantificano in 25 miliari di volume di affari su base annua molti dei quali raccolti online. A questo proposito suggeriamo di intervenire oltre che con l’inibizione dei siti NON AUTORIZZATI anche con discipline sanzionatorie nei confronti degli intermediari finanziari che accettino transazioni verso questi operatori illegali;

Replicare a livello Nazionale aspetti della Legge Regionale della Campania ritenuta equilibrata che ha saputo coniugare il preminente interesse della salute con quello erariale ed imprenditoriale.

I rischi di un’anticipazione del riordino del gioco a distanza rispetto al retail avente l’unico obiettivo di regolamentare la già avvenuta messa a terra dei PVR comporterebbe molto probabilmente una inutile sovrapposizione con gravi danni alla rete ufficiale presente capillarmente sui territori.

CONCLUSIONI

Tutela Minorile, Tutela della Salute Pubblica, Tutela delle Entrate Erariali, Tutela Investimenti Imprese, Tutela Occupazione. Se lo ritenete opportuno noi ci siamo e mettiamo a disposizione la nostra esperienza cinquantennale.

 

PressGiochi