02 Maggio 2024 - 19:57

Varese. Bertocchi: “Sul gioco non è una guerra tra Comuni e gestori, ma per la salute dei cittadini”

Varese ha bruciato nel 2017 oltre un miliardo di euro nel gioco d’azzardo.  Il dato, impressionante, è stato reso noto oggi, mercoledì 3 ottobre, dal consigliere provinciale Paolo Bertocchi che

03 Ottobre 2018

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Varese ha bruciato nel 2017 oltre un miliardo di euro nel gioco d’azzardo.  Il dato, impressionante, è stato reso noto oggi, mercoledì 3 ottobre, dal consigliere provinciale Paolo Bertocchi che a sua volta l’ha ottenuto, come ente Provincia, dall’Agenzia dei Monopoli.

«Per dare un ordine di grandezza, è pari al fatturato annuo del Gruppo Versace nel mercato mondiale della moda» ha commentato Bertocchi.

Per la precisione, sono stati spesi in 139 comuni della provincia di Varese un miliardo e 152 milioni di euro, «una cifra purtroppo in linea con quella del 2016».

«Le voci più rilevanti – ha aggiunto Bertocchi – sono quelle relative alle slot machine e Vlt presenti nei bar e nelle sale gioco seguite dalle scommesse sportive e dai “Gratta e vinci.” A questi numeri impressionanti bisogna poi aggiungere tutto il gioco online che è in grande aumento ma difficilmente tracciabile».

«I dati sulle ludopatie – ha spiegato ancora il capogruppo dei “Civici e Democratici” in Consiglio provinciale – sulle ricadute sociali ed economiche del gioco sono purtroppo ormai noti a tutti. Sempre più spesso i sindaci sono costretti a scendere in campo in prima linea per provare a difendere le proprie comunità. Proprio ieri, l’Ats Insubria ha ricevuto un milione di euro dal fondo nazionale contro le ludopatie istituito dal Governo Gentiloni che saranno messi a bando per progetti di enti locali e terzo settore per il contrasto e la prevenzione del gioco d’azzardo patologico».

«Su questo fronte – ha osservato Bertocchi – quanto ha fatto il piano di zona di Luino con la redazione di un regolamento unico ad hoc per 24 Comuni, deve essere portato come esempio. Per la prima volta un intero territorio, senza differenza di colore politico, ha preso coscienza del problema e della sua gravità».

«La dialettica muscolare – ha concluso il consigliere provinciale – con le associazioni di categoria è fisiologica quando si parla di fenomeni di queste dimensione, sono convinto che dopo un primo periodo di sperimentazione del regolamento e delle ordinanze sindacali anche gli operatori economici del settore verificheranno con i Comuni gli effetti e insieme si costruiranno misure ancora più efficaci. Non è una guerra tra Comuni e gestori, la battaglia che non può che essere comune è per la salute dei cittadini». Il provvedimento scaturito dal Piano di zona di Luino, prevede uno stop di sei ore al giorno al funzionamento delle slot machine.

 

PressGiochi