La Thailandia sta portando avanti il suo piano per legalizzare i casinò entro il 2025 come parte di un piano più ampio per promuovere il turismo, attrarre investimenti esteri e
La Thailandia sta portando avanti il suo piano per legalizzare i casinò entro il 2025 come parte di un piano più ampio per promuovere il turismo, attrarre investimenti esteri e posizionarsi come un attore importante nel settore del gioco d’azzardo globale.
Il governo sta lavorando a una legge sui “complessi di intrattenimento” che integra il gioco in luoghi di intrattenimento più grandi, con approvazione iniziale prevista per metà del 2025. La legge dovrebbe essere approvata al massimo entro sei mesi da oggi, ha detto a Bloomberg News Prommin Lertsuridej, Segretario generale del Primo Ministro Paetongtarn Shinawatra.
Se approvata, i primi resort integrati potrebbero aprire entro la fine del 2025. La legislazione proposta enfatizza un modello equilibrato, consentendo che solo il 5%-10% dello spazio nei complessi di intrattenimento sia assegnato alle attività di gioco. Lo spazio rimanente si concentrerà su intrattenimento e turismo, cercando di rafforzare l’immagine della Thailandia come destinazione di viaggio globale. Sono proposte tre sedi per Bangkok, sfruttando la posizione strategica e il potenziale economico della città. Si prevede che il settore genererà fino a 9,1 miliardi di dollari di entrate lorde dal gioco all’anno, rendendo potenzialmente la Thailandia il terzo mercato del gioco d’azzardo più grande al mondo dopo Macao e Las Vegas, secondo gli analisti di Citigroup.
Uno studio recente del Fiscal Policy Office suggerisce che questi complessi di intrattenimento potrebbero incrementare il turismo straniero del 5-20% e aumentare la spesa media dei visitatori da 40.000 baht a 60.000 baht (€ 1.093-€ 1.640). Si prevede che ciò andrà a beneficio dell’economia creando posti di lavoro e aumentando la domanda di servizi locali.
Il governo thailandese potrà rilasciare potenizlamente fino a cinque licenze per casinò nei principali centri turistici come Bangkok, Pattaya, Chiang Mai e Phuket. Solo le società registrate in Thailandia con un capitale minimo di 10 miliardi di baht (273,4 milioni di €) saranno qualificate per gestire questi complessi. Le tasse di licenza includono un pagamento iniziale di 5 miliardi di baht (136,7 milioni di €) e una tassa annuale di 1 miliardo di baht (27,3 milioni di €). La bozza di legge consente ai cittadini thailandesi di accedere ai casinò con una quota di ingresso fino a 5.000 baht (137 €) a visita. Gli operatori avranno concessioni trentennali, rinnovabili ogni 10 anni.
L’iniziativa gode del sostegno del Primo Ministro, che ha dato priorità al potenziamento dei settori dell’intrattenimento e del turismo. I luoghi di intrattenimento andranno a vantaggio del turismo piuttosto che essere solo punti vendita di gioco, secondo i resoconti dei media locali. Anche il padre del Primo Ministro, l’ex PM Thaksin Shinawatra, ha approvato la mossa, sottolineandone il potenziale per stimolare la crescita economica e attrarre investitori internazionali. Gli ambiziosi piani della Thailandia la mettono in diretta competizione con il Giappone, un altro mercato emergente nel settore dei casinò. Il progetto del casinò giapponese di Osaka da 10 miliardi di dollari dovrebbe essere lanciato entro il 2030, ma la tempistica della Thailandia suggerisce che potrebbe stabilire la sua impronta di gioco prima.
PressGiochi