Avv. Vergerio a PressGiochi: “Il Tar ha sottolineato che la rete dei Pvr è essenziale per i concessionari online, ma senza una regolamentazione chiara, questi operatori non possono presentare un’offerta adeguata per partecipare al bando”.
Rinviata al 15 aprile l’udienza al Consiglio di Stato sui ricorsi contro l’Albo dei Pvr. È quanto ha deciso il Collegio della Sesta Sezione nell’udienza di questa mattina dopo un breve confronto con le parti.
Al centro della vicenda la sentenza con cui il Tar Lazio ha sostanzialmente deciso che l’Albo dovrà prendere il via assieme alle nuove concessioni dell’online. A intentare i ricorsi sono stati sia dei Pvr, sia dei concessionari; l’Avvocatura di Stato – che rappresenta la posizione dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli – ha invece presentato un ricorso incidentale, avanzando a sua volta la richiesta di sospendere in via cautelare la sentenza. Quest’ultima istanza è stata depositata pochi giorni prima dell’udienza, il Collegio ha quindi disposto il rinvio per concedere alla difesa di concessionari e Pvr il tempo necessario a esaminare le tesi dell’Adm.
“La sentenza del Tar è favorevole ma non interamente satisfattiva” commenta a PressGiochi l’avvocato Alvise Vergerio di Cesana, che insieme ai colleghi Marco Ripamonti, Mariateresa Parrelli e Luca Porfiri ha presentato i ricorsi.
“I motivi di ricorso sono differenti per i Pvr e per i concessionari. Per i primi infatti chiediamo al Collegio di riesaminare alcuni aspetti della disciplina, come il limite dei 100 euro o il fatto che dal novero degli esercizi che possono iscriversi all’albo siano stati esclusi senza alcun motivo i circoli e le associazioni, ovvero dei punti che attualmente svolgono quel ruolo. La disciplina in sé inoltre rappresenta un depotenziamento della figura del Pvr”.
Per quanto riguarda i concessionari, invece, l’avvocato Vergerio spiega che in sostanza si è creato un corto-circuito con il bando dell’online, nei confronti del quale peraltro pende un ricorso al Tar Lazio che si discuterà il 7 maggio prossimo. “Lo stesso Tar – spiega – ha riconosciuto che la rete dei Pvr sia fondamentale per i concessionari dell’online. Questi operatori, per partecipare al bando, devono presentare un piano industriale senza però che la regolamentazione dei Pvr, appunto un aspetto fondamentale, sia definita in modo chiaro. Per i concessionari a questo punto è impossibile formulare un’offerta”.
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