Salvagioco, l’app che riconosce i casi di riciclaggio e patologia nel gioco

Riciclaggio, ludopatia, gioco minorile: sono i tre fenomeni che una app intelligente, ‘Salvagioco’, si propone di aiutare ad arginare nel futuro del settore del gioco d’azzardo in Italia. Il progetto è stato presentato a Palazzo Pirelli a Milano lunedì 6 marzo in un convegno dal titolo ‘Regolamentare il gioco: ridurre la domanda e l’offerta, salvaguardare le persone’, alla presenza del Sottosegretario Pier Paolo Baretta,del membro della Commissione Antimafia Sen. Franco Mirabelli,della Presidente della Commissione SenatriceEmilia De Biasi, del dott. Giovanni Emilio Maggi (Sisal-Confindustria) e di Don Virginio Colmegna di Mettiamoci in gioco.

Il funzionamento è semplice: se si vuole giocare, l’app- che si interfaccia a monte del sistema delle VLT, ed un domani delle AWP a controllo remoto nonché anche dei portali per il gioco on line – impone la registrazione e la creazione di un account. Ciascun giocatore, quindi, dovrà inserire i propri dati personali. L’accesso viene effettuato tramite lettore smart-card direttamente nella slot machine o effettuando un log-in; una volta ottenuta l’autorizzazione a giocare, tutte le operazioni effettuate vengono registrate e inviate a un database che traccerà tutti i movimenti di ciascun giocatore (tempi, denaro puntato, ecc.), raccogliendo tutte le informazioni e ordinando i dati per categoria, così offrendo uno spaccato di ciascuna singola slot oppure di un giocatore ed identificando – grazie ad un algoritmo – un sospetto di riciclaggio o un giocatore problematico.

Il giocatore potrà scegliere anche tra varie opzioni di autotutela: ad esempio, con un massimale ‘intelligente’ potrà indicare il limite massimo delle eventuali perdite in modo che una volta raggiunto il budget massimo gli sarà interdetto ogni ulteriore tentativo di gioco. In caso di vincita, invece, potrà riscuotere, in tutto o in parte, la somma direttamente sul posto oppure scegliere di trasferire le eventuali vincite o il credito residuo sul proprio conto corrente, evitando così i rischi di andare in giro con soldi contanti. Ed ancora, potrà impostare in qualsiasi momento un accantonamento in percentuale del bet, che al termine della sessione di gioco verrà trasferito direttamente al proprio conto.

“Si tratta- ha spiegato Franco Mirabelli, capogruppo Pd in commissione parlamentare Antimafia – di un esempio delle tante cose che si potrebbero fare per ridurre i danni del gioco”. Del resto, “nel testo del decreto del governo per il riordino del settore del gioco, nella parte che riguarda la regolamentazione delle sale c’è un chiaro riferimento all’utilizzo della tecnologia per ridurre in maniera significativa i danni del gioco patologico”. E in questo caso, “questaapp opera come un ‘testimone’, tenendo sotto controllo tempi di gioco ed eventuali anomalie e salvaguardando i propri soldi”.

“Salvagioco- spiegano il suo ideatore Alvi Metali, il suo ideatore Jacopo Martinuzzi e l’avvocato Alessandro Da Re che ne cura gli aspetti legali e le relazioni istituzionali -non a caso è stato definito come ‘geniale’ da tutti gli interlocutori istituzionali e tecnici con cui ci siamo confrontati: con unica app infatti è possibileimpedire ai minori l’accesso alle slot, ridurre il rischio di nuovi “ammalati”, contrastare in modo efficace il fenomeno del riciclaggio, ridurre sensibilmente la spesa ed offrire tutele sostanziali ai giocatori, consentendo di ammortizzare le derivanti perdite grazie alla sua particolare funzione ‘salvagioco’, ed il tutto però garantendo redditività al sistema ed alla filiera e rendendo anche possibile reperire risorse da investire ad esempio nella lotta alla ludopatia. Non esiste nulla di simile al mondo edil nostro Paese ha la possibilità di diventare un’avanguardia ed un modello di come può essere regolato il settore.Proprio perché garantisce effettivamente e con certezza un futuro stabile al settore ed a tutti i suoi attori e nel contempo elimina concretamente le storture ed i devastanti effetti sociali del gioco, Salvagioco può davvero dare il ‘turbo’ alla riforma e contribuire a sciogliere anche gli ultimi dubbi sulla stessa.”

PressGiochi