03 Maggio 2024 - 00:18

Rolfi (Lega Nord Lombardia): “Sul contrasto al gioco, Bolzano non ha sbagliato, ma serve un’azione completa da parte dello Stato”

In questi giorni la IV commissione permanente Attività produttive e occupazione del Consiglio regionale della Lombardia sta lavorando al provvedimento promosso dalla Giunta regionale per la ‘Modifiche al regolamento regionale

20 Novembre 2015

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In questi giorni la IV commissione permanente Attività produttive e occupazione del Consiglio regionale della Lombardia sta lavorando al provvedimento promosso dalla Giunta regionale per la ‘Modifiche al regolamento regionale n. 5/14 ‘regolamento per l’accesso alle aree e ai locali per il gioco d’azzardo lecito’. Queste modifiche definiscono in particolare le sanzioni ai gestori in caso dei diversi comportamenti sull’uso delle slot giudicati illegali. La commissione, nell’ultima seduta, ha inoltre sollecitato l’integrazione nel testo delle osservazioni presentate da parte delle associazioni di categoria di Confcommercio, relativamente al disallineamento tra normativa nazionale e il disposto regionale, sul quale si è espresso anche l’ufficio legislativo regionale.

 

Abbiamo chiesto a Fabio Rolfi (Ln), relatore della proposta, da cosa è nata l’esigenza di queste azioni.

 

Cons. Rolfi quali sono le motivazioni che hanno spinto alla recente modifica del regolamento regionale ed in particolare qual è lo scopo “generale” di questa scelta?

E’ una modifica molto parziale. Abbiamo dovuto riparametrare le sanzioni perché prima il regolamento non le definiva ed esisteva un bisogno di intensificare i controlli. E’ un semplice adeguamento formale, il regolamento già c’era, non c’è nulla di nuovo sotto il punto di vista normativo è un semplice adeguamento regolativo.

 

La Regione Lombardia sta intensificando le relazioni con la SAPAR ma allo stesso tempo continua una durissima battaglia alle slot. Cosa si sente di dire ai produttori?

Dico semplicemente di rispettare le regole, vogliamo combattere l’anarchia, non i produttori, ma è chiaro che se se non si rispettano le regole si prendono le multe.

 

In questi giorni si parla molto del “caso Bolzano” dove l’eliminazione delle slot machine ha progressivamente portato al proliferare dei “totem”: di fatto un regolamento di riduzione del gioco legale ha portato ad aumentare quello illegale. Cosa ne pensa?

Non credo che questa equazione sia vera. Gli enti locali che sono assaliti dal problema del gioco d’azzardo patologico fanno quello che possono, servirebbe un’azione più completa dello Stato. Quello che è accaduto a Bolzano è la conferma della sua assenza, ma non significa che Bolzano ha sbagliato. Ci sono tutti gli strumenti per intervenire a livello nazionale.

 

PressGiochi

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