01 Maggio 2024 - 10:01

Bolzano e il caso ‘totem’. Vettori (LN): “La legge provinciale è stata un fallimento”

A Bolzano da diversi mesi si è aperto un nuovo fronte nella battaglia contro i giochi elettronici d’azzardo inseriti nei bar e nei locali pubblici. Nonostante il comune e la

16 Novembre 2015

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A Bolzano da diversi mesi si è aperto un nuovo fronte nella battaglia contro i giochi elettronici d’azzardo inseriti nei bar e nei locali pubblici. Nonostante il comune e la provincia abbiano da cinque anni adottato la linea del proibizionismo, sembra proprio che i risultati attesi non stiano arrivando, sia in termini di contrasto al gioco illegale che dal punto di vista della tutela dei giocatori vulnerabili.

E’ arrivata la scorsa settimana infatti la denuncia di alcuni cittadini che in oltre 46 bar hanno localizzato circa 60 totem, apparecchi elettronici che permettono di aggirare le disposizioni di legge: veri e propri computer, collegati alla rete internet, con i quali è possibili collegarsi a siti che permettono di giocare aggirando i divieti.

 

Nonostante la Guardia di Finanza abbia effettuato una serie di sequestri con contestuale denuncia penale dei titolari dei locali ed anche dei noleggiatori, la disciplina che inquadra questi apparecchi non è ben definita. Pur non essendo permesso offrire o intermediare i giochi d’azzardo con vincita in denaro – in violazione delle disposizioni contenute nel testo unico di pubblica sicurezza che prevede per tutti i giochi elettronici riservati al pubblico l’obbligo del collegamento diretto con l’amministrazione dei Monopoli di Stato – i totem vengono inseriti nei bar senza alcun tipo di controllo. Il profilo di liceità sarebbe incluso nella loro capacità di offrire gioco promozionale che incentiva l’acquisto di beni e servizi e non vincite in denaro. Si configurerebbe, sotto questo profilo, un’attività lecita consentita dalla direttiva comunitaria in materia, che pone questi apparecchi al limite della legalità.

 

Ad intervenire sulla questione in questi giorni, la Lega nord di Bolzano ha messo in discussione la validità dei divieti imposti con la legge provinciale sul gioco che non ha fatto altro che spostare il fenomeno senza risolvere il problema relativo al gioco patologico.

 

Abbiamo per questo intervistato Carlo Vettori, esponente del gruppo in consiglio a Bolzano.

 

Da diversi mesi si parla di diffusione di totem sul territorio, apparecchi che permettono il gioco in maniera illegale e che hanno preso il posto delle slot machine. Perché le istituzioni non sono ancora intervenute?

A quanto risulta le istituzioni ed in particolare magistratura e Forze dell’Ordine sono intervenuti, anche a Bolzano, addirittura sequestrando gli apparecchi in questione, però subito dopo dissequestrati. La combinazione tra navigazione online e gioco online racchiusa nei totem è difficile da vietare, – ha dichiarato Vettori a PressGiochi – in quanto non vi è nulla di illegale in questo, ma l’illegalità inizia quando le vincite vengono pagate dai titolari del locale. Per intervenire però è necessario dimostrare che il singolo barista paghi le singole vincite e questo come si può dedurre non è facile da dimostrare, anzi. Si può colpire il singolo intensificando i controlli, ma è difficile vietare tutto questo sistema di gioco, comunque dobbiamo provarci

 

La legge sul gioco è in vigore dal 2010. In questi anni i malati di gap (Gioco d’Azzardo Patologico) anziché diminuire sono aumentati. Secondo lei come mai?

Non sono solo aumentati, ma raddoppiati, i giocatori si sono evidentemente spostati sul gioco illegale o irregolare come i totem che spesso è addirittura più affascinante di quello regolare e tradizionale. Inoltre la tendenza a giocare è comunque in aumento e la responsabilità dello Stato su questo pesa molto. Solo il 3-4% dei giocatori bolzanini gioca a slot o vlt (dati del Comune di Bolzano), gli altri giocano a gratta e vinci, lotto, Superenalotto e giochi dello Stato.

Come ha detto Salvini, questo Governo è biscazziere e ipocrita.

 

Si può dire che la legge regionale che ha messo al bando il gioco è stata un fallimento?

Assolutamente, la Legge provinciale punta tutto sul proibizionismo che la storia dimostra non possa essere la soluzione. Come hanno detto anche in questi giorni esperti e psicologi bisogna invece puntare tutto su informazione e prevenzione, non vietare completamente il gioco legale, ma limitarlo e regolamentarlo. Le conseguenze del proibizionismo potrebbero essere gravissime.

 

Bolzano è la città che, con 516mila euro, spicca per raccolta media nelle agenzie sportive italiane. Non crede che con l’eliminazione delle slot il problema non si sia risolto ma si sia solamente spostata l’offerta verso altri prodotti?

Assolutamente sì, tutto si sta spostando sulle forme illecite ed irregolari di gioco e su altre tipologie di gioco, come appunto quelli dello Stato e le scommesse.

 

Come avete intenzione di intervenire?

Pur non essendo al Governo della Provincia di Bolzano,sicuramente proseguiremo nel ribadire la nostra linea.

 

PressGiochi