04 Maggio 2024 - 02:40

Lombardia. Beccalossi: “Insieme a Sala e Bindi nella battaglia anti-ludopatia”

Viviana Beccalossi, all’Università Statale di Milano, a margine della cerimonia di avvio del dottorato di ricerca in ‘Studi sulla criminalità organizzata’ ha consegnato una lettera a Rosy Bindi sul tema

20 Gennaio 2017

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Viviana Beccalossi, all’Università Statale di Milano, a margine della cerimonia di avvio del dottorato di ricerca in ‘Studi sulla criminalità organizzata’ ha consegnato una lettera a Rosy Bindi sul tema del GAP.

“Ho consegnato personalmente una lettera al presidente della Commissione parlamentare Antimafia, Rosy Bindi, per illustrale l’ampia attività svolta da Regione Lombardia in tema di contrasto al gioco d’azzardo patologico e chiederle di attivare, e se possibile potenziare, tutti gli strumenti in suo possesso per rendere ancor più forte la battaglia contro la ludopatia- ha commentato la Beccalossi- Mi ha fatto piacere ricevere da lei, già da oggi, tutte le rassicurazioni del caso e di aver avuto la conferma che lo Stato, per quanto di sua competenza, è attento e deciso a fronteggiare questo grave e dilagante fenomeno”.

“Solo unendo tutte le forze – ha aggiunto Viviana Beccalossi – potremo ottenere risultati sia per quanto riguarda il tema della legalità e la lotta a una criminalità sempre più attenta al settore del gioco, sia sul fronte della prevenzione e tutela dei cittadini. Una ricerca effettuata dalle Onlus ‘La Casa del giovane di Pavia’ e dalla ‘Fondazione Exodus’, in collaborazione con l’Università Bicocca e Regione Lombardia, sugli studenti delle scuole medie lombarde rivela che oltre il 58% dichiara di avere già giocato d’azzardo e l’11% di aver già provato a usare le slot machine”.

“Questo – ha concluso Viviana Beccalossi – nonostante i divieti imposti dalle leggi nazionali, regionali e comunali. Mi ha fatto piacere che anche il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, al mio fianco al momento della consegna della lettera, abbia confermato la sua disponibilità incondizionata a combattere senza ‘se’ e senza ‘ma’ la battaglia anti-ludopatia”.

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