L’Acogi diventa Onlus. “Diamo il via a un nuovo percorso di utilità sociale”

L’associazione Italiana dei Consumatori e degli Operatori del gioco Acogi ha cambiato ‘veste giuridica’ ed una sede del tutto nuova. Il vecchio statuto infatti, modificato ai sensi e per gli effetti dell’art. 10 del Dlgs. n. 460 del 04.10.97, è stato ufficialmente sostituito con il nuovo statuto che descrive l’associazione come ‘un’organizzazione non lucrativa di utilità sociale con l’esclusivo perseguimento di finalità di solidarietà sociale su tutto il territorio nazionale’.

“L’acquisizione dello status di Onlus è il risultato del lavoro- dichiara il presidente Ugo Cifone-   svolto nel corso degli anni, per mezzo del quale l’Associazione si è contraddistinta ottenendo riconoscimenti soprattutto da istituzioni e associazioni nel territorio pugliese tra i quali sono stati ritenuti degni di nota i progetti realizzati, presso gli istituti secondari superiori, finalizzati alla tutela dei minori”.

“In conformità al proprio statuto- continuano- l’Acogi continua a offrire gratuitamente servizi di consulenza legale e fiscale, servizi di comunicazione, servizio di supporto di studio e ricerca di dati e notizie sul settore del gioco e sulle scommesse sportive in particolare. La mission associativa resta la stessa di sempre: la tutela degli utenti giocatori e delle famiglie con particolare riguardo ai minori. L’Associazione mira a condividere le risultanze delle iniziative dirette alla prevenzione della dipendenza dal gioco e attività di mutuo aiuto con gli enti e le associazioni di settore al fine di elaborare e realizzare progetti di utilità sociale”.

“A tal proposito – conclude Cifone – colgo l’occasione per riscontrare l’invito del sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (PD) per renderci disponibili a mettere a disposizione tutto lo staff dell’associazione Acogi come soggetto coadiuvante gli esperti già designati, membri dell’Osservatorio Nazionale – non ancora attivo – nelle azioni di ricerca, formazione ed informazione dirette al contrasto del gioco d’azzardo patologico”.

PressGiochi