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La Sentinella risponde ad AGCAI: “Gli interessi dei più deboli sono più importanti del business!”

Rispondiamo volentieri – fa sapere in una nota l’associazione culturale La Sentinella – all’Associazione AGCAI sui rischi connessi all’offerta di gioco nei pubblici esercizi a confronto dell’offerta nelle sale dedicate,

25 Marzo 2016

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Rispondiamo volentieri – fa sapere in una nota l’associazione culturale La Sentinella – all’Associazione AGCAI sui rischi connessi all’offerta di gioco nei pubblici esercizi a confronto dell’offerta nelle sale dedicate, essendo un tema che ci sta particolarmente a cuore.

Siamo d’accordo con AGCAI che l’offerta di gioco non debba essere completamente vietata, la Provincia autonoma di Bolzano sta facendo scuola in Italia, avendo obbligato i gestori dei pubblici esercizi a rimuovere le slot-machine, con conseguente proliferare del gioco illegale, proprio da noi segnalato.

Ci troviamo invece completamente contrari alla posizione di AGCAI per quanto riguarda la tutela del giocatore che, naturalmente, può essere più facilmente tutelato se gioca in una sala dedicata per almeno 8 motivi principali:

Nei pubblici esercizi le slot sono presenti vicino a calcio balilla e freccette, i bambini mentre mangiano un gelato vedono i “grandi” giocare. Si abituano all’idea del gioco ed anche per emulazione nei più grandi provano.

Nelle sale dedicate i minori non possono nemmeno entrare.

Nelle sale dedicate sono comunque presenti anche le slot machine, oltre alle VLT, pertanto è facoltà del giocatore scegliere con che macchina giocare.

Il “payout” nelle Videolottery è dell’ 80%, nelle slot machine è del solo 70%, pertanto il giocatore vince di più giocando nelle sale dedicate, quindi la videolottery è per lui vantaggiosa rispetto alla slot-machine tradizionale.

In moltissimi pubblici esercizi, cosi come nei supermercati, nei distributori di benzina, etc sono presenti i Gratta e Vinci, il cui jackpot é sicuramente superiore al jackpot massimo delle videolottery delle sale dedicate, pertanto argomentare il rischio del gioco nella sala dedicata, a confronto del gioco nei pubblici esercizi, non ha alcuna logica.

La licenza per una sala dedicata viene concessa dalla Questura previa verifica sia sui locali che, soprattutto, sulla persona che la andrà a gestire. Questo a differenza del gioco nei pubblici esercizi, autorizzato semplicemente per il fatto che il pubblico esercizio esiste. Il giocatore pertanto è più tutelato nella sala dedicata.

Formazione: i responsabili delle sale dedicate seguono corsi di formazione per riconoscere i giocatori a rischio di ludopatia e sono pertanto in grado di indirizzarli verso un percorso di assistenza

I pubblici esercizi sono i luoghi dove sia i minorenni che i maggiorenni preferiscono giocare d’azzardo, pur essendo VIETATO ai minorenni il gioco d’azzardo (vedi Relazione Annuale al Parlamento 2015 del Ministero della Salute a fine documento)

Per questi motivi, quindi, riteniamo che il lavoro delle sale dedicate debba essere fortemente tutelato anche in Italia, così come è già da anni in altri paesi come per esempio in Germania, in Austria, in Svizzera e tutti quei paesi che hanno capito che il gioco debba essere concentrato in pochi centri, geolocalizzati sul territorio nel rispetto di distanze eque dai luoghi sensibili.

Questi luoghi dedicati al gioco devono essere controllatissimi, il personale è formato per riconoscere il giocatore a rischio e l’attività è costantemente monitorata da aziende esterne capaci di intervenire ogni volta che sia necessario farlo.

Siamo d’accordo con AGCAI che si renda necessaria una riduzione del numero di slotmachine, così come, fra l’altro, già previsto nella legge di Stabilità, ma la limitazione degli orari nelle sale da gioco è una proposta che esula da qualsiasi logica, sia dal punto di vista clinico che strettamente commerciale, infatti:

-Dal punto di vista clinico, così come già meglio descritto da ogni psicologo attivo nella cura delle patologie da gioco patologico, al giocatore non si possono spegnere le macchine mentre sta giocando oppure limitarne l’orario di esercizio, semplicemente perchè la consapevolezza che la sua possibilità di gioco è limitata nel tempo lo farebbe giocare in modo più aggressivo, più “compulsivo”.

La conseguenza è che il giocatore, per non vedersi limitare la possibilità di giocare, andrà da chi gli permette di giocare senza sosta, quindi da chi offre il gioco illegale.

-Dal punto di vista “commerciale”, essendo l’investimento per una sala dedicata un investimento importante, nel momento in cui l’unica attività della sala (appunto il gioco) viene limitato, non ci sarà più interesse per l’imprenditore mantenere l’impresa attiva. Conseguentemente verranno persi decine, centinaia, migliaia di posti di lavoro !

 

Riteniamo invece gravissimo che AGCAI, in quanto associazione di categoria, dichiari espressamente che i minori non siano interessati al gioco, che è cosa assolutamente falsa.
Nella Relazione Annuale al Parlamento 2015 del Ministero della Salute, infatti, a pag 670 leggiamo:

L‟indagine conoscitiva (student population survey) condotta negli anni 2012-2013 dal DPA sulla popolazione studentesca(15-19 anni), ha messo in evidenza la pratica del gioco d‟azzardo nel 49,4% degli intervistati.
Di questi il 7,2% sono giocatori problematici ed il 3,2% sono giocatori patologici .

Sono i Gratta & Vinci ad interessare la maggior parte dei giovani giocatori: tra tutti i giocatori il 71% ci ha giocato durante l‟anno, …. il 14% alle New Slot/VLT

E’ interessante leggere dove gli studenti hanno più giocato ( pag 675 ):

….i luoghi maggiormente frequentati dagli studenti che hanno giocato d‟azzardo durante l‟anno sono stati bar/tabaccherie (44%), sale scommesse (29%)…

Ma anche i maggiorenni preferiscono giocare al Bar ( pag 676 ):

In generale, tra i giocatori, i bar/tabacchi sono i luoghi prescelti per giocare (15-34enni: 44%; 15- 64enni: 49%)

Quindi i giovani giocano, e lo fanno soprattutto nei Bar – Tabaccherie !

Ultima ma non meno importante è soffermarsi a considerare il gioco irregolare ed illegale.

Nella nostra attività di censimento del gioco irregolare nella Provincia autonoma di Bolzano abbiamo infine verificato che, dei circa 100 “totem” scovati, nemmeno uno era presente in una sala dedicata, erano tutti nei pubblici esercizi.

Oltre ai totem, dispositivi il cui uso può configurare gioco d’azzardo illegale, anche le slot- machine, per la loro natura di avere la “matematica” all’interno della singola macchina, a differenza delle videolottery, che hanno la “matematica” in rete possono potenzialmente essere modificate in vari modi, per garantire un guadagno illecito e/a discapito dello Stato e/o della percentuale di giocato restituito al giocatore.

A titolo di esempio, ecco alcuni modi per evadere l’erario tramite le slot machine modificate :

Utilizzando schede moltiplicatrici, che fanno risultare un incasso inferiore

Utilizzando i “7C” modificati in newslot

Utilizzando cloni, messi al posto delle originali che rimangono collegate ma sottoutilizzate

Utilizzando schede di gioco dismesse, quindi non collegate al Monopolio

Si tratta naturalmente di pratica irregolare e penalmente perseguibile.

Potenzialmente queste schede di gioco irregolari potrebbero essere utilizzate anche nei pubblici esercizi, a sostituzione di schede collegate al Monopolio, senza che il giocatore si accorga della differenza.

Il mercato delle schede “non utilizzabili nei pubblici esercizi” in Italia è molto florido.

Non è naturalmente dimostrabile che la loro commercializzazione sia per commettere un fatto illecito ma fa pensare, ad esempio, anche proprio all’interno del sito www.Palese.it, dedicato alla vendita di schede di gioco assolutamente regolari e consultato quindi da decine di operatori del settore, siano presenti all’interno della sezione “mercatino slot” decine di annunci di compra/vendita di schede“dismesse”, “per uso privato”, “che funzionino senza il collegamento alla rete”, “sbloccate”, “ a punti” , “offline”, “ per uso casalingo” “ con gioco di copertura”.

Siamo certi che nulla hanno a che vedere i gestori del sito internet con gli annunci di tali prodotti, potendo qualsiasi navigatore del sito inserire in modo anonimo il proprio annuncio senza alcuna moderazione da parte del proprietario del sito stesso che, ripetiamo, offre prodotti strettamente legati ad una autorizzazione del Monopolio.

Se c’è però l’offerta e la richiesta di questa tipologia di schede significa che c’è mercato, e se proprio gli operatori del settore cercano/offrono queste tipologie di schede sorge il dubbio che, più che per un mercato “ad uso privato” potrebbero utilizzare queste schede per commettere atti illeciti.

Con le mini-vlt nei pubblici esercizi al posto delle slot machine attuali questa attività risulterebbe impossibile, non essendo, di fatto, le mini-vlt clonabili, ma costantemente collegate ai concessionari direttamente incaricati dai Monopoli.

Non crediamo – conclude La Sentinella – che le slot-machine vadano del tutto eliminate dai pubblici esercizi, ma di certo con formazione, riduzione del numero delle macchine per ogni bar, mini-vlt collegate alla rete, maggiori controlli e tutela dei luoghi dedicati esclusivamente al gioco, correttamente localizzati nel territorio, l’illegalità verrà messa al muro ed i più deboli tutelati, cosa che ci preme molto”.

PressGiochi

 

Agcai a La Sentinella: “Attenzione a favorire il gioco delle sale dedicate”