03 Maggio 2024 - 03:58

Gioco patologico. Bieńkowska: “Stati membri liberi di fissare le proprie regole nel settore giochi”

“Gli Stati membri sono, in linea di principio, liberi di fissare le proprie regole relative al settore del gioco d’azzardo, purché rispettino le disposizioni e le libertà fondamentali del Trattato”.

14 Gennaio 2016

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“Gli Stati membri sono, in linea di principio, liberi di fissare le proprie regole relative al settore del gioco d’azzardo, purché rispettino le disposizioni e le libertà fondamentali del Trattato”.

Lo ha dichiarato il Commissario al Mercato interno Elzbieta Bieńkowska rispondendo all’interrogazione degli europarlamentari Bilde Dominique e Montel Sophie che avevano chiesto alla Commissione di intervenire sul problema della dipendenza da gioco, adottando azioni di prevenzione. Per gli esponenti del Fronte Nazionale “con lo sviluppo di Internet e delle nuove tecnologie, questo fenomeno è stato aggravato dalla sempre crescente facilità con cui è possibile giocare senza dover andare in una sala giochi o in un casinò”.
Il commissario al Mercato interno, tuttavia ha ricordato che “Una raccomandazione della Commissione, adottata nel luglio 2014, mira a fornire un elevato livello di protezione comune dei consumatori dei servizi di gioco d’azzardo, nonché la prevenzione dei minori da questo tipo di offerta”.

“Un gruppo di esperti sui servizi di gioco istituito dalla Commissione nel 2012 – ha chiarito – e composta dai rappresentanti delle istituzioni degli Stati membri responsabili della regolamentazione di tali servizi consente lo scambio di esperienze e buone pratiche. Attraverso queste iniziative, la Commissione raccomanda agli Stati membri i principi per impedire ai minori l’accesso al gioco d’azzardo, con l’adozione di strumenti come le procedure di identificazione, di educazione e sensibilizzazione, l’uso di messaggi di avviso del divieto ai minori sulla pubblicità dei siti web di gioco. Più in generale, anche la classificazione dei contenuti online e il miglioramento degli strumenti di controllo parentale svolgono un ruolo importante in questo sforzo”.

E’ quindi responsabilità degli Stati membri fissare le proprie regole di gioco, a patto che rispettino i principi fondamentali del Trattato. Ciò nonostante, la Commissione riconosce la necessità di sforzi comuni a livello UE. La raccomandazione della Commissione fornisce una serie completa di principi non vincolanti, è quindi in primo luogo dovere delle autorità nazionali perseguire questi scopi e notificare alla Commissione le misure adottate”.

 

“Il gioco compulsivo è la dipendenza patologica per i giochi, in particolare i giochi di sorte e d’azzardo. Questa dipendenza è in rapida crescita, soprattutto tra i giovani, e mette in pericolo numerose persone. Questo problema può spesso dar luogo a difficoltà finanziarie e di occupazione per le persone coinvolte, ma soprattutto di sofferenza psicologica, emotiva e personale”.
I parlamentari del Fronte europeo nazionale hanno quindi chiesto alla Ce, quali misure può adottare per far conoscere questa dipendenza, prevenire il rischio del gioco d’azzardo e contrastare i benefit che vengono concessi ai giocatori professionisti.

 

PressGiochi