05 Maggio 2024 - 18:25

Freni (MEF): “Sul gioco servono regole uniformi su tutto il territorio nazionale”

“I poteri che la Costituzione riconosce agli enti locali vanno sicuramente preservati ma non posso ignorare che nei territori italiani si giochi in maniera diversa e ci siano regole diverse

14 Luglio 2022

Print Friendly, PDF & Email

“I poteri che la Costituzione riconosce agli enti locali vanno sicuramente preservati ma non posso ignorare che nei territori italiani si giochi in maniera diversa e ci siano regole diverse in materia di gioco. Questo ha senso? Nell’ottica di garantire al mercato una pianificazione sensata questo è dissennato. Posso accettare l’uso del distanziometro ma quello che non accetto è che esistano tante regole diverse. E’ l’incertezza delle regole che non consente al Paese di avere nel gioco una normativa civile e che in definitiva crea illegalità. Il paese a parole dice di voler prevenire illegalità e patologie ma nei fatti fa di tutto per non farlo perché tutte le regolamentazioni si infrangono sullo stigma che il gioco si porta dietro. E’ nostro dovere sradicare tutto quello che limita la legalità. Prima ancora sulla norma forse dobbiamo lavorare sulle coscienze. Le cose vanno fatte, noi ci abbiamo provato, abbiamo scritto una legge delega che è pronta e inviata a Palazzo Chigi. Io non ne posso più sentire gente che si lamenta e sentire persone in Parlamento che non accettano i soldi del gioco per paura di sporcarsi. Questo è un settore industriale e come tale va gestito”.

Così Federico Freni sottosegretario all’economia con delega ai giochi in occasione della presentazione dello studio sul gioco oggi a Roma da parte della CGIA di Mestre.

 

CGIA Mestre. Slot machine e Vlt, un settore da 48mila occupati

Gioco online. CGIA Mestre: “Spesa dei giocatori sale al 20% della spesa totale di gioco lecito”

Giochi e Covid. CGIA Mestre: in due anni persi 8mila occupati; fatturato ridotto di 500 milioni l’anno

 

PressGiochi