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Senato. M5S: “Nelle condizioni di rinnovo delle concessioni 2016 il divieto assoluto alla pubblicità”

Il divieto assoluto, per i concessionari, di porre in essere comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, sulla stampa periodica o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione, dirette o indirette, che inducano

23 Settembre 2015

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Il divieto assoluto, per i concessionari, di porre in essere comunicazioni commerciali audiovisive e radiofoniche, sulla stampa periodica o su qualsiasi altro mezzo di comunicazione, dirette o indirette, che inducano all’acquisto di prodotti o alla partecipazione ad attività di gioco, quali lotterie, concorsi a premio, scommesse sportive e affini, o ad attività, anche on line, comunque denominate, finalizzate alla riscossione di somme di denaro, la cui vincita sia determinata esclusivamente o in modo preponderante dal caso.

Lo chiede il Movimento 5 Stelle in una mozione presentata oggi al Senato come requisito vincolante per accedere alle concessioni per le scommesse che verranno rilasciati nel 2016.

“La grande espansione di tale fenomeno, – spiegano i penta stellati – anche grazie alla crescita impetuosa del gioco on line, ha portato a riflettere sul fatto che, analogamente ad altri settori leciti ma rigidamente disciplinati come i tabacchi, le armi o gli alcolici, anche i giochi con vincita in denaro comportano sovente danni sociali gravissimi, come l’impoverimento personale, l’insorgenza di gravi patologie correlate al gioco e in alcuni casi estremi addirittura comportamenti devianti (direttamente imputabili al gioco), quali il ricorso all’usura, la commissione di reati, tensioni e violenze domestiche, per giungere fino al suicidio o all’omicidio”.

 

“La regolamentazione del gioco – ha dichiarato Endrizzi primo firmatario dell’atto – distingue i giochi vietati da quelli consentiti, prevedendo che per questi ultimi occorra ottenere un’apposita concessione o autorizzazione. Nello specifico, il gioco legale è riservato allo Stato, ovvero al Ministero dell’economia con l’Agenzia delle dogane e dei monopoli, il quale lo gestisce, come previsto dall’art. 2 del decreto legislativo n. 496 del 1948, “o direttamente, o per mezzo di persone fisiche o giuridiche, che diano adeguata garanzia di idoneità”. In tal senso, la gestione del gioco avviene attraverso lo schema della concessione, in base alla quale i concessionari, individuati con procedure di evidenza pubblica tra coloro che possiedono i requisiti previsti dall’art. 24 decreto-legge n. 98 del 2011, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 111 del 2011, garantiscono che lo svolgimento dei vari giochi per cui è stata autorizzata l’offerta, avvenga secondo la normativa vigente.

Considerato che i concessionari del gaming spendono ogni anno somme ingentissime in pubblicità e in sponsorizzazioni, spesa in rilevante parte “imposta” dallo Stato in base alle convenzioni stipulate con i concessionari stessi, e che questo obbligo appare in evidente contraddizione con i dati relativi ai danni da ludopatia è necessario che il Governo si impegni in sede di rilascio e di rinnovo di ogni concessione in tema di giochi d’azzardo e scommesse a vietare le comunicazioni commerciali a favore del gioco”.

 

 

PressGiochi