05 Maggio 2024 - 17:49

Decreto giochi online. Fiasco (Alea): “Il gioco online induce alla dipendenza molto più del gioco fisico”

Nuovo ciclo di audizione presso la Commissione finanze del Senato. La parola passa alle associazioni che si occupano di disturbo da gioco d’azzardo, ma non solo. Tra i primi auditi,

15 Febbraio 2024

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Nuovo ciclo di audizione presso la Commissione finanze del Senato. La parola passa alle associazioni che si occupano di disturbo da gioco d’azzardo, ma non solo.

Tra i primi auditi, il prof. Maurizio Fiasco, di Alea che afferma: “Il decreto in discussione è un provvedimento di carattere finanziario che entra nel tecnico della materia ma inevitabilmente ha ripercussioni sui possibili effetti sulla dipendenza da gioco in quanto si tratta di un gioco che si basa proprio sull’alta accessibilità e ripetizione dell’attività che induce alla compulsività.

Il gioco online già nel 2018 evidenziava aspetti netti sulla capacità di attivare comportamenti disfunzionali molto di più del gioco fisico.

L’unica indagine istituzionale, dell’ISS, documentava che la prevalenza di forme di problematicità nel gioco era a 1 su 4 dei praticanti. E questo nel 2018 quando il volume era il 34% rispetto a quello di oggi.

Questo comporta la contaminazione tra professionalità. Il progetto industriale è connesso allo sviluppo della dipendenza. Il fattore tempo è determinante nello sviluppo della dipendenza, e per questo l’online spinge molto di più rispetto al fisico verso la dipendenza.

Lo stesso gioco del Lotto permette di puntare anche ogni 10 minuti. Si è reso evidente il fattore dell’altissima frequenza è il fatto che le variabili spazio – tempo nel gioco online sono saltate rendendo evidente il problema.

Nel decreto si parla della valutazione del rischio e di gioco responsabile, che rappresenta un ossimoro.

Il 20% dei giocatori consente l’80% dei margini del gioco. Significa che questo 20% si sovrappone con l’utenza a rischio. Occorre quindi selezionare i luoghi di accesso, lavorare sul fattore tempo riducendo le frequenze e soprattutto generare franchigie nella giornata con l’interruzione dei giochi”.

Il prof. Fiasco ha parlato anche dell’osservatorio nazionale sul disturbo dal gioco d’azzardo. “La norma che istituisce l’Osservatorio vieta di farne parte a chi ha interessi nel settore giochi, in modo che le regole vangano dettate dell’autorità sanitaria e si adottino modalità che non entrino in conflitto. Nel decreto si prevede una Consulta sul gioco ma se questa Consulta dovrà occuparsi di salute va segnatala la duplicazione e il conflitto rispetto all’Osservatorio nazionale. Non si può parlare di salute del giocatore senza parlare di salute del cittadino. Anche perché la dipendenza da gioco non ha solo effetti sulla persona ma anche sui familiari prossimi e sull’ambiente di lavoro”.

PressGiochi