05 Maggio 2024 - 14:27

Antonelli (FIT): “Calcio scommesse: accendiamo un faro sull’illegale”

Se c’è qualcosa che lo scandalo del calcio scommesse delle ultime settimane ha messo in luce è senz’altro una: non si può abbassare la guardia. Il gioco illegale, infatti, è

07 Novembre 2023

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Se c’è qualcosa che lo scandalo del calcio scommesse delle ultime settimane ha messo in luce è senz’altro una: non si può abbassare la guardia. Il gioco illegale, infatti, è sempre dietro l’angolo.

Ma andando un po’ oltre, possiamo fare anche altre considerazioni. Secondo quanto afferma il presidente della FIT Mario Antonelli, ad esempio, è che abbiamo passato gli ultimi dieci anni in una realtà quasi distopica in cui i giornali e la politica (o almeno parte di loro) parlavano sommariamente di gioco d’azzardo, lasciando intendere, in maniera neanche troppo velata, una tremenda e ingiustificata confusione tra il concetto di gioco in generale e il gioco illegale. Come se il gioco pubblico e il gioco illegale fossero in fondo la stessa cosa, sempre e comunque.

L’anatomia di questo scandalo, invece, ci racconta altro: ci parla di calciatori che, a quanto pare, erano incastrati nelle maglie della dipendenza e facevano uso di portali di gioco non autorizzati e quindi illegali, per effettuare scommesse.

Ora, badiamo bene: la questione «portali di gioco illegali» è di centrale importanza. Già, perché tra un sito di gioco legale e uno illegale c’è una differenza enorme. E la differenza è data anche dalla tutela dei propri fruitori anche in relazione ai disturbi da gioco d’azzardo patologico, oltreché della trasparenza del servizio, del riversamento dei proventi all’Erario e via dicendo…

E se oggi, per non ripetermi, decido di non soffermarmi affatto sulla maggiore sicurezza che la rete terrestre garantisce ai giocatori rispetto all’universo on line (sfido chiunque a sostenere che l’italiano medio sia sempre in grado di riconoscere un sito legale da uno illegale), una cosa la voglio evidenziare: negli anni scorsi è stato acceso un faro sul gioco in quanto tale, ma è stato spento quello sull’illegale.

Oggi è necessario fare il contrario: spegnere il faro sul gioco in sé e accenderne uno direttamente sull’illegale. Basta con la demonizzazione di un intero settore.

Non bisogna combattere il gioco legale, si combatta invece il gioco clandestino.

 

 

PressGiochi