17 Maggio 2024 - 04:34

Vecchiano (Pi). Canarini: “Sul gioco i comuni devono creare alleanze”

Il Comune di Vecchiano è il primo della provincia di Pisa ad adottare il regolamento per il gioco lecito. «Speriamo che questa iniziativa faccia di noi un apripista», ha dichiarato

20 Novembre 2017

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Il Comune di Vecchiano è il primo della provincia di Pisa ad adottare il regolamento per il gioco lecito.

«Speriamo che questa iniziativa faccia di noi un apripista», ha dichiarato il sindaco Massimiliano Angori.

«In 11 anni gli italiani hanno perso (non giocato!) ben 181 miliardi», ha sottolineato don Armando Zappolini, parroco di Perignano e presidente del Coordinamento Nazionale delle Comunità di Accoglienza, rivendicando le vittorie della campagna “Mettiamoci in Gioco”. Ma cosa possono fare i Comuni? Il punto di partenza è la legge regionale 57/2013, che ha previsto interventi mirati per prevenire la ludopatia.

«Il sindaco ha completa libertà di azione nel campo della salute pubblica – ha rincarato la dose don Armando – Rivendicando la possibilità di rendere la normativa ancora più restrittiva». Nello specifico il regolamento vecchianese recepisce le indicazioni regionali e definisce, anzitutto, le distanze – non meno di 500 metri – dai luoghi sensibili (scuole, centri ricreativi e sportivi, ospedali, luoghi di culto e così via) entro le quali sale da gioco e esercizi con slot machine possono trovare collocazione.

Oltre a stabilire il percorso autorizzativo per l’apertura di attività del genere il regolamento vieta l’accesso agli spazi dedicati al gioco ai minori di 18 anni e prevede tutta una serie di sanzioni per chi viola procedure e norme. Ma c’è anche altro: il provvedimento conferma il fatto che, dal 2018, i pubblici esercizi che, nel corso dell’anno precedente, abbiano dismesso le apparecchiature da gioco presenti nei propri locali potranno beneficiare di uno sconto del 10% sulla tariffa dell’imposta sui rifiuti (come da regolamento Tari approvato nel marzo scorso).

Come ribadito in occasione della presentazione del regolamento sul fronte della lotta alle ludopatie è essenziale che gli enti locali «facciano rete, creino alleanze», ha detto l’assessora Mina Canarini. Presenti all’incontro non a caso ben tre sindaci (oltre ad Angori, Simona Neri, responsabile Anci Tavolo Ludopatie e sindaca di Pergine Valdarno, e Francesca Brogi, sindaca di Ponsacco e consigliera provinciale). Con loro anche Catia Cavallini, referente provinciale di Avviso Pubblico.

 

PressGiochi