16 Maggio 2024 - 19:19

Ungaro (IV) al Mef: “Intervenire sul settore giochi per garantire migliaia di posti di lavoro”

Il settore dei giochi è stato chiuso con i provvedimenti governativi fin dall’inizio dell’insorgere dell’emergenza da COVID-19 ed, a differenza del resto d’Europa, nel nostro Paese le sale rimangono al

10 Giugno 2020

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Il settore dei giochi è stato chiuso con i provvedimenti governativi fin dall’inizio dell’insorgere dell’emergenza da COVID-19 ed, a differenza del resto d’Europa, nel nostro Paese le sale rimangono al momento chiuse, anche in seguito alla graduale riapertura degli esercizi commerciali.

Tale decisione, estensiva rispetto a quanto contenuto nel Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri governativo, – afferma l’on. Massimo Ungaro di Italia Viva in una interrogazione presentata al Mef – è stata assunta con provvedimento dall’Agenzia delle dogane e dei monopoli che ha inteso applicare la chiusura delle sale anche alla cessazione delle attività nelle tabaccherie e nei bar; in data 28 maggio 2020 la direzione generale dei monopoli ha emanato una determinazione direttoriale, con la quale si è permessa l’accensione dei monitor installati nei tabaccai per consentire agli utenti di poter visionare le estrazioni dei giochi 10 e Lotto, Millionday e Win for Life; il settore in questione impiega attualmente circa 75 mila persone come dipendenti diretti che arrivano a 100 mila se si contano anche i punti vendita che ospitano le macchinette, che per la maggior parte si trovano oggi in cassa integrazione. Lo spettro del licenziamento, però, sta lentamente diventando una possibilità concreta dato che al momento non sono previsti protocolli per la riapertura delle sale in sicurezza.

Ogni mese, inoltre, sono mancate dalle casse erariali tra i 650 e i 750 milioni di euro. Una perdita che fino ad oggi ammonterebbe a circa 2 miliardi di euro, se si somma la chiusura delle sale alla cessazione delle attività nei bar a tabaccai; è inutile dire che dell’impossibilità di accedere alle vie legali del gioco ha approfittato, nel periodo di emergenza, il canale clandestino gestito esclusivamente dalla mafia e da varie forme di delinquenza”.

 

L’onorevole Ungaro ha quindi chiesto al Mef quali iniziative intenda adottare per consentire la riapertura delle sale in sicurezza e assicurare alle casse dello Stato le rimesse derivanti dall’attività in questione, anche al fine di garantire migliaia di posti di lavoro collegati al settore dei giochi.

 

PressGiochi