17 Maggio 2024 - 09:07

Spagna: la Suprema Corte solleva dubbi di incostituzionalità sulle restrizioni alla pubblicità del gioco d’azzardo

La Terza Sezione della Suprema Corte spagnola ha emesso un’ordinanza con la quale solleva la questione di incostituzionalità dell’articolo 7 comma 2 della Legge 13/2011, del 27 maggio 2011, che

21 Luglio 2022

Print Friendly, PDF & Email

La Terza Sezione della Suprema Corte spagnola ha emesso un’ordinanza con la quale solleva la questione di incostituzionalità dell’articolo 7 comma 2 della Legge 13/2011, del 27 maggio 2011, che disciplina la pubblicità del gioco d’azzardo, ritenendo che il richiamo fatto alla norma regolamentare per stabilire i presupposti e i limiti dell’attività pubblicitaria in materia di gioco potrebbero essere contrari al principio sancito dall’art. 53.1 Cost., il tutto in relazione alla libertà di impresa disciplinata dall’art. 38 della Costituzione spagnola.

La decisione della Camera è adottata nell’ambito di un contenzioso-amministrativo presentato dall’Associazione spagnola di JDigital contro il regio decreto 958/2020.

L’ordinanza della Camera indica che il dubbio di costituzionalità sorge alla luce dei termini generici con cui la norma regolamentare stabilisce le condizioni e i limiti con cui deve svolgersi l’attività di pubblicità, di sponsorizzazione, promozione o qualsiasi altra forma di comunicazione commerciale dell’attività di gioco da parte degli operatori, in contraddizione con il principio di riserva di legge contenuto nell’art. 53.1 CE in relazione alla libertà di impresa (art. 38 CE)”.

Secondo la Suprema Corte, «la legge non prevede criteri in base ai quali deve avvenire lo sviluppo normativo della pubblicità né le linee guida secondo le quali il regolamento può condizionare o limitare la pubblicità che gli operatori di gioco possono effettuare, né indicazioni o criteri di ciò che può essere considerato proporzionato o meno”. Pertanto, il giudice ritiene che ciò possa essere interpretato come una “delegalizzazione” della materia riservata alla legge e una “totale abdicazione da parte del legislatore al suo potere di stabilire regole restrittive”.

PressGiochi