17 Maggio 2024 - 04:48

Sannazzaro. Al via ordinanza su limiti orari alle slot

Un’ordinanza del sindaco di Sannazzaro, nel pavese, limita da ieri gli orari di gioco sulle macchinette in tutti i locali pubblici cittadini ed obbliga, nelle ore in cui il gioco

31 Agosto 2015

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Un’ordinanza del sindaco di Sannazzaro, nel pavese, limita da ieri gli orari di gioco sulle macchinette in tutti i locali pubblici cittadini ed obbliga, nelle ore in cui il gioco non è consentito, il totale spegnimento da parte del gestore delle singole slot. Pena, in caso di inosservanza delle disposizioni da parte del locale o della sala-giochi, un’ammenda sino a 500 euro.

Gli orari di funzionamento degli apparecchi di intrattenimento con vincite in denaro è limitata dalle ore 10 sino alle 12; dalle ore 18 alle 22 di tutti i giorni, festivi compresi.

Un’ordinanza con cui il sindaco, Giovanni Maggi, ha ritenuto di adottare «un provvedimento a tutela della propria comunità, volto a limitare l’uso di congegni automatici ed elettronici da gioco d’azzardo lecito».

A Sannazzaro il fenomeno è particolarmente diffuso: in via Voghera la grande sala-giochi Astoria, data la sua specifica attività, sarà di certo il luogo pubblico che ne risentirà in misura maggiore visto che il locale è sempre aperto al pubblico in ogni ora del giorno e la notte in particolare.

Coinvolti nel provvedimento anche altri 15 locali pubblici dotati di slot per un totale di 47 macchinette.

«Un fenomeno tristemente diffuso – conferma il sindaco Giovanni Maggi – evidenziato dalla presenza, molto frequente, di cittadini che vengono a chiedere sostegno economico in comune dopo aver perso quasi tutto al gioco».

Al Bar Merengue i gestori dicono: «L’ordinanza penalizza diverse attività locali. Ci pare incongruente che lo stato, anni fa, abbia favorito il decentramento delle slot dai casinò ai bar traendone grandi vantaggi ed ora pianga su di un problema di cui è stato la causa maggiore. I veri penalizzati siamo noi gestori di locali». Ed Assouli Azziza del Bar Portone: «Il locale sacrifica una delle sue attività. Soprattutto il gioco vietato dopo le 22 rappresenta un problema per noi che del nostro lavoro viviamo».

 

PressGiochi