08 Maggio 2024 - 13:57

Roma. GdF scopre truffa milionaria ai danni di Gtech

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno portato a termine un’articolata operazione di polizia che ha messo fine all’attività di una banda di 11 soggetti, 10 italiani e un rumeno, specializzati negli accessi abusivi al sistema informatico di GTECH S.p.a. (già LOTTOMATICA),

15 Gennaio 2015

Print Friendly, PDF & Email

I finanzieri del Comando Provinciale di Roma hanno portato a termine un’articolata operazione di polizia che ha messo fine all’attività di una banda di 11 soggetti, 10 italiani e un rumeno, specializzati negli accessi abusivi al sistema informatico di GTECH S.p.a. (già LOTTOMATICA), cui hanno sottratto un milione e mezzo di euro attraverso false vincite conseguite con apparecchi e congegni da divertimento cd. videolottery.

I truffatori avevano accesso al sistema di GTECH in quanto uno di essi operava come consulente informatico esterno della stessa società. In tal modo aveva libero accesso al sistema informativo che gestisce giocate e vincite e poteva inserire fraudolentemente i dati dei beneficiari di vincite in realtà mai avvenute.

La truffa è stata però smascherata dalle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma che, coordinati dalla locale Procura della Repubblica, sono riusciti anche a sequestrare, a seguito di apposito provvedimento emesso dal Giudice delle Indagini Preliminari, l’intero “gruzzolo” messo da parte degli indagati, costituito da disponibilità finanziarie per circa 800 mila euro nonché immobili ed esercizi commerciali, per un valore stimato in circa 700 mila euro.

Le indagini hanno preso avvio a seguito di una denuncia presentata nel marzo scorso dalla stessa GTECH, allorquando un suo dipendente addetto alla validazione informatica delle vincite si era accorto, nell’inserire i dati relativi alla prima pratica del giorno, che sul data base era stranamente presente una precedente validazione di una vincita dell’importo considerevole di 500.000 euro, inserita attraverso un indirizzo informatico (ID) non riconducibile a nessuno degli operatori abilitati della società. Le prime conseguenti verifiche consentivano di individuare altri ordini di pagamento non corrispondenti ad alcuna vincita reale, inseriti sempre attraverso il medesimo ID.

I conseguenti approfondimenti delle Fiamme Gialle hanno consentito di risalire alla persona che aveva effettuato gli accessi abusivi al sistema informatico della società. Le perquisizioni hanno consentito non solo di confermare le ipotesi accusatorie ma anche di reperire documentazione atta a comprovare una autonoma truffa i danni dell’I.N.P.S.

In relazione ai soggetti indagati, il G.I.P. del Tribunale di Roma ha disposto la custodia cautelare contestando loro i reati di estorsione e lesioni personali.

PressGiochi