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Regione Basilicata. Perrino (M5S): “Legge sul gioco in stallo; distanziometro mai applicato”

“Dopo tre anni dall’approvazione della legge regionale su ‘Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.)’, ci è sembrato quanto meno necessario ed impellente dare una accelerata

05 Settembre 2017

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“Dopo tre anni dall’approvazione della legge regionale su ‘Misure per il contrasto alla diffusione del gioco d’azzardo patologico (G.A.P.)’, ci è sembrato quanto meno necessario ed impellente dare una accelerata alla sua attuazione con un’azione di sensibilizzazione, anche inviando una missiva a tutti i Comuni della Basilicata”. Così ha esordito il consigliere del M5s, Giovanni Perrino, nel corso dell’incontro con la stampa, tenutosi questa mattina presso la sede del Consiglio regionale.

“La legge n.30 del 2014 – ha sottolineato Perrino – è in una fase di stallo e registra una miriade di lamentele da parte dei cittadini, evidentemente disillusi, che continuano a pagare le conseguenze, soprattutto in famiglia, di quella che è divenuta una vera piaga sociale. Se ci sono problemi per la sua applicazione – ha precisato il consigliere – è bene che la Giunta regionale li faccia presenti, dando la possibilità di arginarli e facendo sì che la legge venga rispettata. Una nostra interrogazione in merito, risalente al gennaio 2017 non ha ancora avuto risposta.

 

 

Il primo aspetto della normativa completamento disatteso è quello relativo al ‘distanziometro’, strumento che doveva stabilire la giusta distanza tra i locali dove si pratica il gioco d’azzardo e gli obiettivi sensibili, vedi scuole, oratori, associazioni, punti di aggregazione. L’inosservanza del ‘distanziometro’ è punita con una sanzione amministrativa pecunaria da 6 mila a 10 mila euro e l’accertamento e la riscossione delle violazioni spetta al Comune, mentre i relativi proventi sono destinati al finanziamento dei piani di zona di ambito distrettuale per la realizzazione delle finalità della legge. Purtroppo – ha rimarcato Perrino –  ci giunge notizia di nuove attività autorizzate dai Comuni che non rispettano tali distanze. Ed è proprio l’attenzione dei Comuni che abbiamo inteso suscitare con una missiva inviata alle 131 municipalità lucane: ‘No slot’: La vita è una: non giocartela’, questo lo slogan dell’iniziativa che mira essenzialmente a diffondere i contenuti della legge n. 30 del 2014 che, come recentemente modificata dalla legge regionale n. 19 del 2017, prevede alcuni efficaci elementi di contrasto alla invasiva e perniciosa diffusione delle slot machine. Una serie di prescrizioni puntuali – ha detto Perrino – per la prevenzione ed il monitoraggio del gioco d’azzardo patologico, ivi compresa la creazione dell’Osservatorio sul fenomeno che, però, almeno per ora lasciano il tempo che trovano”.

“L’incremento del fenomeno – ha puntualizzato Perrino – è inesorabile come si evince dal rapporto 2016 del Sert con l’aumento raccapricciante delle persone che vi fanno ricorso e dalle notizie diffuse in un rapporto dello Svimez del 2017 relativo ad uno studio del 2013 a dir poco allarmante: in Basilicata le risorse succhiate dal Gap sono pari a 500 milioni di euro di cui bel 291 relative solo alle slot machine. A questo si aggiunge l’inquietante fenomeno della criminalità organizzata collegata al Gap, mentre ben poco viene fatto per sostenere quelle associazioni che cercano di contrastare questa pericolosa devianza, associazioni che andrebbero supportate in modo molto più efficace”.
Il consigliere Leggieri, nel ribadire l’importanza della legge approvata all’unanimità dal Consiglio regionale il 27 ottobre del 2014, ha sottolineato che si tratta “di una normativa all’avanguardia a livello nazionale. Basta guardare – ha continuato – per rilevarne la bontà, gli ambiti di intervento che ne rendono improrogabile l’attuazione in tutti i suoi risvolti, tenendo ben presente anche l’utilità per la tutela delle attività commerciali che, tra l’altro, usufruiscono, in virtù della normativa, dell’eventuale compensazione per i mancati guadagni dopo l’ eliminazione delle slot machine. Esplicitata ampiamente la finalità della legge, composta da 11 articoli, all’articolo 2 che parla degli ‘ambiti di intervento’ che concernono la promozione di iniziative per la prevenzione e il contrasto delle dipendenze da gioco, anche mediante l’apporto della rete dei servizi territoriali socio-assistenziali, nell’ambito della collaborazione tra Aziende sanitarie locali e Comuni, favorendo l’informazione e l’educazione sulle conseguenze derivanti dall’buso patologico del gioco d’azzardo. Favorita, altresì, la promozione di attività di formazione, aggiornamento e qualificazione del personale che si occupa dei problemi legati al Gap, anche attraverso corsi in house per la socializzazione destinati a tutte le età”.
“Sono sempre di più – hanno fatto rilevare Leggieri e Perrino  – le famiglie lucane profondamente destabilizzate e gravemente impoverite dall’azzardopatia da slot machine e applicando la 30/2014 è possibile innescare un’inversione di tendenza, cominciando con un deciso contrasto alla presenza di tali strumenti in bar, tabaccherie, pizzerie, centri commerciali che non risultassero conformi al ‘distanziometro’. Una legge lungimirante di grande utilità sociale. Una legge da rispettare e da promuovere – hanno concluso – che non deve essere lasciata nel dimenticatoio, ma che deve essere assolutamente applicata”.

 

PressGiochi