La nuova sala scommesse è irregolare. A sostenerlo è il Comune di Reggio che sulla questione ha deciso di far intervenire la Procura della Repubblica a cui la giunta ha
La nuova sala scommesse è irregolare. A sostenerlo è il Comune di Reggio che sulla questione ha deciso di far intervenire la Procura della Repubblica a cui la giunta ha presentato un esposto. A darne notizia è stato in Sala Tricolore l’assessore alla Rigenerazione urbana e del territorio Alex Pratissoli, rispondendo a un’interpellanza del Movimento 5 Stelle in merito alla collocazione di una nuova sala scommesse.
Si tratta – ha detto Pratissoli – di un insediamento irregolare da un punto di vista edilizio e urbanistico, come è risultato da specifici accertamenti. Per questa ragione l’ufficio tecnico comunale nel novembre scorso ha presentato un verbale di segnalazione ufficiale e sono stati quindi adottati gli atti previsti dalla vigente normativa in caso di abusi edilizi. Nello specifico si è provveduto a inviare la comunicazione di avvio del procedimento ai responsabili dell’illecito ed è stato presentato un esposto alla Procura della Repubblica”.
L’assessore Pratissoli ha poi voluto ricordare che “il Comune di Reggio Emilia ha assunto da tempo atti e misure urbanistiche stringenti in materia di pianificazione locale delle sale scommesse e, infatti, oggi il Rue (Regolamento urbanistico edilizio) e il Psc (Piano strutturale comunale) del Comune di Reggio rappresentano in questo ambito gli esempi di regolamentazione più avanzati su scala nazionale.In particolare, dal 2013, è stato introdotto nel Rue un uso specifico per classificare le sale scommesse che possono essere realizzate sul territorio comunale solo in zone industriali.
“L’eventuale apertura e insediamento – ha spiegato Pratissoli – di un’attività di agenzia scommesse successiva alla modifica normativa del 2013 in zone nelle quali l’insediamento suddetto non è previsto ovvero in zone differenti da quelle industriali, essendo incompatibile con gli usi dettati e regolamentati dagli strumenti urbanistici comunali, comporta pertanto l’attivazione di un procedimento sanzionatorio ai sensi della normativa vigente”.
L’assessore ha inoltre evidenziato che “le scelte promosse dalla passata consigliatura sono state ulteriormente rafforzate con la delibera di giunta comunale dello scorso 22 dicembre, che ha dato avvio alla procedura di modifica del Psc in modo tale che l’insediamento di sale da gioco pubbliche, visti i considerevoli carichi urbanistici a cui sono legate in termini di traffico e parcheggi, dovrà essere prevista e programmata solo all’interno del Poc e quindi essere sottoposta al giudizio del Consiglio comunale. Pertanto non sarà più sufficiente che la loro presenza sia prevista all’interno degli ambiti specializzati per attività produttive, ma occorrerà seguire un iter più articolato e confrontarsi con la volontà politica dell’intera città”.
Infine, l’assessore Pratissoli ha infine segnalato “che a fronte di un chiaro impegno pubblico da parte del Comune e delle forze dell’ordine finalizzato a normare la presenza di sale scommesse, giustificato dall’impatto sociale ed urbanistico che questi usi generano sul territorio e la comunità, si è prodotto un enorme carico di lavoro legale e tecnico che grava sugli uffici comunali per il controllo e la gestione di una corretta applicazione di scelte legittime di pianificazione”. Ma il Comune non può restare solo in questa battaglia: “Non è però più rimandabile da parte dello Stato – ha detto Pratissoli – una presa di posizione chiara in materia, così come ha fatto da tempo il Comune di Reggio, al fine di regolamentare in modo severo questi usi delegando alle comunità locali la possibilità di normare in modo più restrittivo le scelte di localizzazione”.
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