Slitta al 6 maggio 2015 il termine dello stand still della nuova legge polacca sul gioco d’azzardo a causa dei pareri circostanziati presentati da Malta e dalla Commissione europea.
Slitta al 6 maggio 2015 il termine dello stand still della nuova legge polacca sul gioco d’azzardo a causa dei pareri circostanziati presentati da Malta e dalla Commissione europea.
Nella nuova legge, il governo polacco vuole modificare le norme richieste per gli operatori del gaming, obbligandoli all’apertura di una succursale nella Repubblica, attraverso società per azioni o società a responsabilità limitata o imprese che funzionino secondo i principi a esse corrispondenti, con sede legale in uno Stato membro dell’Unione europea o in uno Stato membro dell’Associazione europea di libero scambio (AELS) – aderente allo Spazio economico europeo.
Inoltre, la legge agevola l’emanazione di decisioni sulla natura dei giochi – a nome del ministro delle Finanze – da parte di autorità più prossime al contribuente e alle sue esigenze. Le soluzioni del progetto integrano, precisano e adeguano reciprocamente le normative fiscali (utilizzate per la definizione del contribuente, dell’oggetto di imposizione fiscale e degli obblighi fiscali), precisano le disposizioni sui termini di organizzazione dei giochi d’azzardo e si richiamano alle leggi sulle imposte sul reddito inerenti alla comprensione del concetto di introiti (in riferimento alla base delle imposte da versare sulle lotterie di tipo audiotex e riguardo al livello delle sanzioni finanziarie comminate alla parte che gestisce i giochi d’azzardo). Il progetto prevede altresì la rinuncia alle garanzie ipotecarie sui prestiti, presentate da entità operanti sul mercato dei giochi d’azzardo.
Obiettivo basilare del progetto è la necessità di precisare la capacità di intraprendere attività economiche comprendenti determinati giochi d’azzardo tramite una succursale impiantata nella Repubblica di Polonia con tale intento. A tale proposito il progetto, malgrado riguardi un settore non disciplinato dal diritto dell’UE secondario, rispetta il principio della libertà di prestare servizi all’interno dell’Unione europea, quale espresso nel trattato sul funzionamento dell’Unione stessa.
Il progetto intende parimenti risolvere il problema dei tempi d’attesa per la decisione sulla natura dei giochi, nonché garantire il corretto funzionamento del mercato dei giochi e dei versamenti fiscali.
PressGiochi
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