03 Maggio 2024 - 05:29

Piemonte. Con il pendolarismo si aggira il divieto di giocare

L’impasto tra due diverse regioni non è una novità nella Val Bormida, quella striscia di terra tra le Alpi liguri e il Tanaro dove la provincia di Savona si mischia

02 Ottobre 2018

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L’impasto tra due diverse regioni non è una novità nella Val Bormida, quella striscia di terra tra le Alpi liguri e il Tanaro dove la provincia di Savona si mischia con quelle di Cuneo, Asti e Alessandria senza incontrare confini naturali. Ma se le due regioni hanno legislazioni e idee quasi opposte sul gioco d’azzardo, la promiscuità territoriale diventa una via di fuga per chi alle giornate trascorse davanti alle macchinette proprio non ci vuole rinunciare.

Che sia ludopatia o semplice solitudine, il risultato è un pendolarismo da bar che non prevede tappe nelle sale giochi, titolari di clientele più fidelizzate, ma passaggi collettivi da un paese limitrofo ai bar dell’altro.

Appena pochi passi ed è Liguria, dove invece vige una sorta di libero arbitrio affidato ai sindaci, una liberalizzazione non dichiarata del gioco.

E sono proprio i baristi e i gestori di slot machina a notare il notevole incremento di forestieri e le facce nuove in continuo aumento dopo i divieti introdotti dalla legge regionale piemontese.

Il proibizionismo del Piemonte è diventato una panacea per i bar liguri nelle zone di cerniera tra le due regioni. «Sono soprattutto pensionati, piemontesi anziani che non sanno più come riempire le loro giornate» spiega un esercente. «Giocano somme importanti, quasi per sfogarsi. Perché a una certa età è più difficile rinunciare ad abitudini radicate». Il pudore che da sempre accomuna gestore e cliente, chi ci guadagna e chi ci perde, non consente di quantificare questo pellegrinaggio non organizzato, fatto da persone che si muovono a piccoli gruppi.

A Cengio e Millesimo, i due paesi più vicini al Piemonte, da gennaio a giugno sono stati spesi per le slot machine quasi tre milioni, 810 euro per abitante, una cifra abnorme che può essere spiegata solo con l’intervento di agenti esterni. Come i pensionati piemontesi.

A ogni legge corrisponde sempre il suo aggiramento, recita la saggezza popolare. E neppure il Piemonte fa eccezione.

PressGiochi