16 Maggio 2024 - 17:49

Piemonte. Bono e Bertola (M5S): “Baretta vuole mettere in discussione l’accordo, è inaccettabile”

I consiglieri del Movimento Cinque Stelle del Piemonte Davide Bono e Giorgio Bertola  attaccano direttamente il sottosegretario Pier Paolo Baretta su una presunta marcia indietro riguardo l’accordo in conferenza unificata.

14 Settembre 2017

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I consiglieri del Movimento Cinque Stelle del Piemonte Davide Bono e Giorgio Bertola  attaccano direttamente il sottosegretario Pier Paolo Baretta su una presunta marcia indietro riguardo l’accordo in conferenza unificata.

“Il Governo- commentano- sarebbe pronto a rimettere in discussione l’accordo appena raggiunto in Conferenza Stato – Regioni che consente l’applicazione della legge regionale contro il gioco d’azzardo (l.r. 9/2016). Il sottosegretario all’Economia Baretta (PD) ha annunciato una marcia indietro clamorosa, indicando la necessità di una revisione delle leggi regionali troppo “proibizioniste”. Chiamparino e Saitta non possono tacere, adesso devono difendere in tutte le sedi la normativa approvata dal Consiglio regionale del Piemonte. Facciano sentire la propria voce in sede di Conferenza Stato – Regioni e con il Governo guidato dal loro stesso partito. Il gioco d’azzardo in Piemonte e in tutta Italia è una piaga sociale i cui costi ricadono su tutti i cittadini, va quindi affrontato il prima possibile. Gli strumenti ci sono, manca solo la volontà politica del Partito Democratico”.

“E’ inaccettabile- concludono Bono e Bertola che una legge regionale, a 16 mesi dall’approvazione, sia ancora messa in discussione dallo Stato e manchino addirittura un piano regionale ed un regolamento che, secondo la normativa, dovevano essere pronti a 90 giorni dal via libera del Consiglio regionale. La Giunta intervenga subito affinché, come previsto dalla legge piemontese, entro il 1 dicembre vengano chiuse tutte le slot che si trovano entro 500 mt dai luoghi sensibili per i centri sopra i 5 mila abitanti e 300 metri per i comuni inferiori ai 5 mila abitanti”.

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