26 Aprile 2024 - 06:41

Pescara. A Cepagatti parte il progetto anti-gap Stop the game

Debutta a Cepagatti, in provincia di Pescara, il progetto Stop the game messo in campo dal Comune, con l’associazione Collegamenti, per contrastare il fenomeno della ludopatia, che è l’incapacità di

12 Dicembre 2014

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Debutta a Cepagatti, in provincia di Pescara, il progetto Stop the game messo in campo dal Comune, con l’associazione Collegamenti, per contrastare il fenomeno della ludopatia, che è l’incapacità di resistere all’impulso di grattare biglietti delle lotterie, giocare alle slot e altre macchinette mangia soldi.

«Di ludopatia si può guarire, prendendo coscienza del problema e intraprendendo il percorso terapeutico per superare la dipendenza», ha più volte ripetuto ieri il responsabile dell’area di cura istituita al Sert Pescara, Moreno Di Pietrantonio, nel corso della conferenza, a Palazzo dei Marmi, sul progetto di Cepagatti. Facendo una proiezione sul territorio dei dati nazionali relativi all’incidenza del disturbo sulla popolazione, sarebbero circa 600 le persone di Cepagatti affette da ludopatia. Alla presentazione dell’iniziativa «no gioco d’azzardo» hanno partecipato l’assessore alla Sanità, Camillo Sborgia, lo psicoterapeuta presidente di Collegamenti Antonio Maccarone e Di Pietrantonio.

«Il gioco è un’emergenza che tocca numerose famiglie» commenta Sborgia, «il Comune ha deciso di correre ai ripari». Stop the game partirà a gennaio. «La novità sarà l’indagine demografica che attueremo quantificando le offerte di gioco sul territorio con interviste in forma anonima» spiega Maccarone. «Riusciremo così a fotografare il fenomeno su Cepagatti e otterremo dati certi. In seguito incontreremo ragazzi, dai 14 ai 20 anni, nei loro luoghi di aggregazione per spiegare che si può giocare, ma entro certi limiti. Sarà attivato uno sportello, tre ore la settimana, per accogliere le segnalazioni di chi è affetto da questo disturbo. Le persone potranno partecipare a 4 incontri gratuiti in una sede anonima, per evitare di essere visti o giudicati dagli altri».