02 Maggio 2024 - 01:13

Omnicanalità, Fiumara (Lottomatica): “Settore betting è maturo per una esperienza di gioco simile tra online e punto vendita”

Si parla di omnicanalità nella seconda giornata di IGE. Il mercato italiano con i suoi 20 mld di ricavi è tra i più rilevanti sul panorama internazionale. L’online cresce dal

19 Aprile 2024

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Si parla di omnicanalità nella seconda giornata di IGE. Il mercato italiano con i suoi 20 mld di ricavi è tra i più rilevanti sul panorama internazionale. L’online cresce dal 2019 al 2023 del 24% e conta 4,3 mld di ricavi. Il mercato del betting sportivo è cresciuto in questi anni sia sul canale online che retail. Il segmento è cresciuto e è cresciuta l’incidenza del settore sul mercato.

Andrea Manusardi dell’istituto di ricerca Doxa ha presentato i dati di una recente ricerca svolta in materia e ha spiegato: “I giocatori hanno un comportamento molto diversificato. Chi gioca ha una prevalenza verso alcuni tipi di giochi ma non disdegnano gli altri. Il player si muove tra i due canali in base alle esperienze che vogliono vivere.  Scommesse e lotterie sono i principali giochi di chi lo fa omnicanale ma due giocatori su tre degli intervistati ha un conto e affermano che aprire un conto online è più facile che aprirlo su un punto di gioco fisico. L’82% di chi ha un conto lo ha aperto online. Giudizi positivi anche per chi ha prenotato una scommessa online per un punto fisico”.

Presente all’evento Alessandro Fiumara Ceo CBO di Lottomatica che ha spiegato: “Omnicanalità significa giocare su due canali diversi ma nella stragrande maggioranza dei casi significa prendere un giocatore che nasce dal canale fisico e portarlo sul canale online. Occorre quindi facilitare l’esperienza di giochi e fare in modo che il retailer, l’esercente viva questo processo come una opportunità e non come una minaccia. L’Industry ha iniziato da tempo a digitalizzare l’esperienza di gioco nel punto vendita fisico, come il self service che permette un’esperienza più ingaggiante, poi i prenotatori o lo stesso cellulare che permette l’uso di un’app e avvicina l’uso dell’online nel punto gioco. Occorre che le due esperienze siano vicine e simili.  Altro aspetto importante è facilitare il passaggio dal fisico all’online. Ultima cosa agire con bonus di benvenuto per un giocatore che proviene dal retail o viceversa con spinte e motivazioni per frequentare esperienze che siano sempre più omnicanale.

Sicuramente il prodotto scommesse si presta meglio di altri a questa omnicanalità. L’esperienza è simile ed assimilabile e le reti di vendita da tempo stanno lavorando su questo tema. Le reti gaming sono un’opportunità per il futuro”.

Secondo Alessandro Graziosi CDO Snaitech: “L’ingaggio verso gli operatori è un’aspetto da non sottovalutare. Il covid ha spinto l’utente irrimediabilmente verso il digitale. Questo fatto è stato subìto dalla rete. Il gestore ha reagito sfruttando gli strumenti messi a disposizione del concessionario come il QRCode o i contatti diretti per aprire i conti gioco, altri invece nella paura di consegnare la propria customer base al concessionario. Ma dopo il lockdown il retail ha ripreso vigore. Anche se l’online è cresciuto, la dicotomia del comportamento dell’esercente resta. Per l’esercente chi apre un conto gioco si potranno avere ricavi aggiuntivi anche quando il punto gioco è chiuso. L’offerta del betting è coincidente tra online e punto gioco ma nel resto del gaming questo non è proprio vero” ha concluso.

PressGiochi