27 Luglio 2024 - 03:48

OCSI23. Tagliarini: “Nel gioco online è centrale avere soluzioni di pagamento digitali semplificate”

“Il processo di pagamento è sempre più centrale quando si tratta di svolgere attività ludiche o comunque legate al modo dell’intrattenimento. I giocatori sono alla ricerca di esperienze di gioco

05 Maggio 2023

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“Il processo di pagamento è sempre più centrale quando si tratta di svolgere attività ludiche o comunque legate al modo dell’intrattenimento. I giocatori sono alla ricerca di esperienze di gioco immersive, pratiche e veloci, paragonabili a quelle che tutti pretendiamo di sperimentare in altri contesti, come ad esempio l’e-commerce. Pensiamo ai ‘check-out veloci’ o i cosiddetti ‘one-click payments’ o ‘tap & bet’, che oggi rappresentano la norma. Per il cliente è quindi indispensabile l’accesso a soluzioni cosiddette di ‘real-time payment’, che assicurino una gratificazione immediata che segua il momento ludico”.

Lo ha affermato Daniele Tagliarini, professionista di servizi di pagamento digitali in occasione dell’Online Casino Summit Italia 2023 oggi a Roma.

“L’adozione di soluzioni di pagamento digitali semplificate – ha spiegato – favorisce questo approccio. E sì, effettivamente la pandemia ha accelerato il processo di transizione verso i pagamenti digitali, ma nonostante essi siano in forte crescita, alcuni paesi, tra cui il nostro, vedono un utilizzo del contante ancora molto diffuso. Nel 2021 più della metà delle transazioni effettuate presso punti vendita retail italiani è stata effettuata in contanti.

Proprio per questo alcuni concessionari di gioco puntano anche sull’offerta di sistemi che consentano ai giocatori di movimentare i contanti in modo veloce e sicuro nell’ambito dell’esperienza di gioco online e in sala.

Sul fronte della sicurezza, è difficile dare una definizione di strumento di pagamento ideale, poiché vengono continuamente censiti nuovi metodi per violare sistemi e perpetrare frodi, e le relative contromisure. Basti pensare che fino a pochi anni fa i pagamenti sicuri effettuati attraverso determinate piattaforme (anche bancarie) non prevedevano l’adozione del cosiddetto ‘secondo fattore di autenticazione’, ovvero la notifica che riceviamo su un dispositivo diverso da quello che utilizziamo per effettuare il pagamento, indispensabile per poter validare la transazione stessa.

Ciò detto, è chiaro che tecnologie quali la scansione delle impronte digitali o del volto hanno permesso di velocizzare i processi di pagamento in modo significativo, e allo stesso tempo garantiscono un livello di sicurezza ritenuto ai massimi livelli. Proprio per questo buona parte delle frodi avvengono tramite ‘social engineering’ e altre pratiche che permettono di bypassare questi strumenti.

Essendo il processo di sviluppo di nuove tecnologie estremamente veloce, ci dobbiamo aspettare che maggiore praticità e sicurezza derivino dall’utilizzo di nuovi supporti che permetteranno di effettuare pagamenti in sicurezza, come i ‘wearables’ (dispositivi indossabili). A guidare saranno però sempre le regole imposte da istituzioni e banche nazionali (Banca d’Italia nel nostro caso), anch’esse in continua evoluzione”.

Tra i temi trattati anche l’uso delle cripto-valute per i pagamenti sui casino online.

“Pagare in cripto – ha spiegato Tagliarini – è veloce, pratico, e garantisce, più che l’anonimato, la privacy del cliente.

Si tratta di una valuta molto utilizzata in Asia (soprattutto Vietnam, Filippine, India, Tailandia) e negli USA, e viene usata soprattutto per i cosiddetti acquisti ‘in-game/in-app’. In tale ambito difficilmente sorgono problemi di sorta, che possono riguardare invece i flussi di pagamento posti in essere tra persone fisiche, soggetti a rischi di frode davvero significativi (anche in questo caso prevalentemente social engineering).

Tutte le banche nazionali europee stanno introducendo forme di licenza “leggere” per gli operatori che offrono cripto, anticamera dell’emanazione di direttive specifiche con criteri rigorosi da osservare per ottenere una licenza per operare in cripto in un determinato paese. Sicuramente la regolamentazione del mercato non può attendere la PSD3, a meno che non venga implementata in tempi estremamente brevi.

Nel frattempo, lo scorso 20 aprile il Parlamento Europeo ha approvato l’emanazione (entro giugno) di regole specifiche per gestire i crypto-asset, a tutela di consumatori e mercati.

In Italia mi aspetto che alcuni concessionari possano introdurre le cripto tra le valute consentite per permettere ai clienti di giocare, ciò contribuirebbe a rendere proprio l’esperienza di gioco e di pagamento sempre più fruibili e flessibili. I giocatori avrebbero quindi a disposizione un maggior numero di opzioni di pagamento, per i concessionari sarebbe invece importante capire come configurare i servizi di pagamento dal punto di vista regolamentare, per poter garantire la piena aderenza normativa e porre in essere strumenti adeguati per prevenire attività illecite”.

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