03 Maggio 2024 - 02:23

Messina. Operazione Totem: ancora ricercato l’uomo che forniva gli strumenti per il gioco d’azzardo

Sono trascorsi oltre due mesi dal blitz antimafia – battezzato Operazione Totem – con al centro le attività illecite del clan messinese di Giostra. La mattina del 29 giugno scorso

01 Settembre 2016

Print Friendly, PDF & Email

Sono trascorsi oltre due mesi dal blitz antimafia – battezzato Operazione Totem – con al centro le attività illecite del clan messinese di Giostra.

La mattina del 29 giugno scorso erano scattate 24 ordinanze di custodia cautelare, mentre sono complessivamente 68 le persone indagate. Un’operazione congiunta di polizia e carabinieri che aveva attraversato – relativamente agli arresti – le province di Messina, Catania, Enna, Mantova, Cagliari ma anche Reggio Emilia.

Tra le persone che però sono riuscite a sottrarsi all’arresto risulterebbe un novella rese di 44 anni colpevole di aver fornito al clan pc, software e assistenza tecnica relativamente al gioco d’azzardo. Da due mesi a questa parte, il novellarese non è stato trovato – potrebbe non essere più in Italia – e la misura restrittiva nei suoi confronti non è quindi stata applicata.

Secondo le indagini coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia (Dda) di Messina il 44enne ha a che fare con il settore del gioco illegale, dove il clan controllava ogni minimo dettaglio, attraverso l’installazione di varie apparecchiature nelle sale di Messina.

 

Gli indagati di questa maxi inchiesta sono accusati, a vario titolo, di associazione mafiosa, concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori, estorsione, detenzione illegale di armi, esercizio abusivo di attività di gioco o di scommessa, corse clandestine di cavalli e maltrattamento di animali, aggravati dalle modalità mafiose.

 

PressGiochi

Messina. Ialacqua a PressGiochi: “Vogliamo che il settore del gioco sia pulito, ma senza fare terra bruciata contro l’azzardo”