27 Luglio 2024 - 03:35

Matteo Marini, nuovo presidente di Acadi: “Occorre lavorare uniti per affrontare questa sfida cruciale”

Ieri, 22 dicembre, ACADI, quale Associazione di Categoria dei Concessionari degli Apparecchi da Intrattenimento, ha  deciso il cambio dei propri organi associativi nominando nuovo presidente Matteo Marini, amministratore delegato di

23 Dicembre 2014

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Ieri, 22 dicembre, ACADI, quale Associazione di Categoria dei Concessionari degli Apparecchi da Intrattenimento, ha  deciso il cambio dei propri organi associativi nominando nuovo presidente Matteo Marini, amministratore delegato di Gmatica.

ACADI considera i recenti interventi normativi delle gravi minacce per la sopravvivenza del settore e prende atto della necessità di proporre una nuova rappresentanza dei propri interessi presso le istituzioni, Governo, Parlamento e Autorità di controllo.
“Quanto successo durante la discussione della Legge di Stabilità – commenta il neo presidente di Acadi Matteo Marini – mette a rischio la vita di un intero comparto industriale e siamo chiamati fin da subito a lavorare per il corretto posizionamento dello stesso nel panorama economico italiano”.

“Nelle prossime settimane – continua Marini – dobbiamo affrontare una sfida cruciale: l’annunciato tavolo di concertazione sulla delega fiscale. A tale proposito speriamo in un rinnovato confronto con il governo che possa scongiurare qualsiasi ulteriore contrasto tra lo Stato e il proprio braccio operativo, costituito dai concessionari degli apparecchi”.

“La scelta di andare verso una nuova rappresentanza – prosegue il neo presidente – è stata fortemente voluta da alcuni concessionari Codere, Cogetech, HBG, Gmatica, Gamenet, Cirsa e Intralot e dai loro investitori internazionali che in passato hanno scommesso sull’Italia garantendo sviluppo e occupazione ma oggi sono fortemente preoccupati per il futuro delle proprie aziende”.

“Per l’ennesima volta – conclude Matteo Marini – sono venute meno promesse e garanzie, stabilite per legge, e si sono cambiate le regole. Stavolta però non c’è più margine di trattativa perché rischiamo tutti di chiudere. Dobbiamo rimanere tutti uniti e sono sicuro che altre importanti e storiche realtà di settore possano presto aggiungersi a questa sfida”.

PressGiochi