La decisione di non portare il Decreto attuativo della delega fiscale sul gioco d’azzardo in Consiglio dei Ministri, posticipandone la discussione a data da destinarsi, è l’ennesima dimostrazione della non
La decisione di non portare il Decreto attuativo della delega fiscale sul gioco d’azzardo in Consiglio dei Ministri, posticipandone la discussione a data da destinarsi, è l’ennesima dimostrazione della non volontà del governo e della politica di affrontare un tema assolutamente centrale. Evidentemente le pressioni della lobby di settore ha sortito effetti.
Una mancanza di volontà già dimostrata dal tentativo di affossare la proposta di legge elaborata dalla nostra commissione sul gioco d’azzardo patologico, proprio perché affronta il tema in modo serio e rigoroso. E questo loro non lo vogliono. Non sarà certo con qualche contentino contenuto nella delega fiscale che riusciranno ad accontentare noi e le associazioni che si battono contro l’azzardopatia.
Tra l’altro, il presidente della commissione Finanze del Senato, Mauro Maria Marino, in un’intervista ha dichiarato che, prima di procedere ulteriormente sul Decreto attuativo, oltre alle commissioni Finanze di Camera e Senato, dovrebbero essere coinvolte anche le altre commissioni interessate. Un’affermazione che ci sembra scontata e che pure giunge tardivamente: questo passo doveva essere compiuto molto prima.
Invece, prima di tutto si è preferito parlare di Gap in termini economico-finanziari. Un approccio che la dice tutta sul modo di ragionare della politica. Noi riteniamo che per affrontare i problemi sociali e sanitari non si possa partire da una calcolatrice.
PressGiochi
L | M | M | G | V | S | D |
---|---|---|---|---|---|---|
28
|
1
|
2
|
3
|
|||
4
|
7
|
8
|
9
|
10
|
||
15
|
16
|
17
|
||||
18
|
19
|
20
|
21
|
22
|
23
|
|
30
|
1
|