27 Luglio 2024 - 04:13

Lotto e Gratta&Vinci. Niente più investimenti pubblicitari obbligatori; il Pd chiede di devolvere i fondi a programmi di prevenzione al Gap

Trasformare l’obbligo a carico dei concessionari di Superenalotto, Lotto e G&V di effettuare iniziative pubblicitarie in obbligo di trasferire le medesime risorse allo Stato, ai Comuni ed alle Regioni per

17 Dicembre 2014

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Trasformare l’obbligo a carico dei concessionari di Superenalotto, Lotto e G&V di effettuare iniziative pubblicitarie in obbligo di trasferire le medesime risorse allo Stato, ai Comuni ed alle Regioni per finanziare progetti e programmi di prevenzione e cura delle ludopatie. La proposta arriva dai senatori Collina e Scalia del PD che hanno presentato ieri in Commissione Bilancio questo ordine del giorno alla legge di stabilità.

“Nella legge di stabilità – spiegano i senatori – il Governo ha stanziato per la prima volta 50 milioni di euro a decorrere dall’anno 2015, destinata alla cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo; nel solo 2013 gli operatori del gioco hanno investito in Italia ben 105 milioni di euro, di cui il 37 per cento per il gioco online, il 31 per cento per Lotterie e Gratta e Vinci, il 24 per cento sulle scommesse e 18 per cento sulle slot; ad oggi in Italia, come documentato dal Dipartimento politiche anti droga della Presidenza del Consiglio, si stima siano circa 32 milioni gli italiani che giocano, pari al 54 per cento della popolazione e secondo un’indagine del Codacons, il 50 per cento dei disoccupati italiani presenta forme di dipendenza dal gioco; risultano affetti da ludopatia il 33 per cento dei giocatori di videolottery, il 25 per cento delle casalinghe e il 17 per cento dei pensionati e degli studenti.

Il decreto-legge n. 158 del 2012, noto come «decreto Balduzzi» nel quale sono stati introdotti i limiti e le sanzioni per il contrasto ai fenomeni patologici legati al gioco d’azzardo non ha prodotto fino ad ora gli effetti sperati i concessionari del gaming spendono 105 milioni di euro l’anno in pubblicità e 87 milioni in sponsorizzazioni. Di questi almeno 50 milioni sono «imposti» dallo Stato in base alle convenzioni stipulate con i concessionari stessi; una, possibile, soluzione da adottare potrebbe essere quella di destinare allo Stato, alle regioni e alle Asl, gli importi attualmente previsti dalle vigenti concessioni per il Superenalotto, Lotto e Gratta e Vinci, in materia di pubblicità, vincolandoli a misure di contrasto nei confronti delle cosiddette ludopatie e alla cura dei giocatori patologici; questi obblighi potrebbero poi essere assunti anche nell’ambito delle altre convenzioni in essere, da rinnovare o da stipulare ex novo imponendo la medesima destinazione; le risorse rivenienti da tali misure potrebbero pertanto andare ad’implementare le risorse del Fondo stanziato dal presente disegno di legge”.

 

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