26 Aprile 2024 - 01:12

Legnago. Tar e Governo potrebbero cancellare la norma “anti-slot”

Nonostante una serie di paletti introdotti dall’amministrazione comunale nel 2012 con il regolamento “anti-slot”, che vieta ad esempio a queste sale di sorgere in prossimità di scuole e oratori, la

04 Marzo 2015

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Nonostante una serie di paletti introdotti dall’amministrazione comunale nel 2012 con il regolamento “anti-slot”, che vieta ad esempio a queste sale di sorgere in prossimità di scuole e oratori, la febbre del gioco continua a salire a Legnago. Tra centro e periferia infatti, secondo i dati degli uffici municipali, ben 10 di questi locali hanno dato il via alla propria attività.

Fino all’entrata in vigore dell’ordinanza comunale “anti-slot” il numero di licenze rilasciate era di due l’anno. Numero che si è dimezzato dal 2013, senza mai arrivare allo 0. Questi locali dedicati al loro interno hanno diverse “macchinette” tra cui le Videolottery, dispositivi che accettano banconote e che promettono ricchi premi in denaro: queste sarebbero in tutto una trentina sul suolo comunale. A questi però vanno aggiunte tutte le slot machine presenti nei vari bar e ristoranti legnaghesi, complessivamente circa 180.
La normativa comunale fino ad ora è stata comunque un buon deterrente per l’apertura di nuovi locali.

Ora però queste norme potrebbero essere cancellata. Una società vicentina che gestisce una sala in viale Europa alla quale la polizia locale ha contestato lo sforamento degli orari fissati dal regolamento nelle scorse settimane, ha presentato ricorso al Tar e ora si attende il responso. La prima udienza ha visto i giudici ritenere legittima la normativa ma nella causa di merito il verdetto potrebbe essere ribaltato. Così la giunta del sindaco Scapin ha investito 6300 negli avvocati Riccardo Ruffo di Verona e Luigi Aristide Carponi Schittar di Mestre per difendere la propria causa. Tutto però potrebbe essere reso inutile dal Governo, che in questi giorni sta discutendo il decreto attuativo in materia. “Se – spiega il vicesindaco Claudio Marconi – da un lato l’ultima bozza prevede una riduzione delle slot, dall’altro rischia di annullare la possibilità dei Comuni di fissare dei paletti per le licenze”.

PressGiochi