17 Maggio 2024 - 07:12

La Chiesa di Gaeta si mobilita sul fronte del gioco d’azzardo patologico

La Chiesa di Gaeta interviene sul fronte del gioco d’azzardo patologico e si mobilita per “stare sulla strada” e offrire un contributo per contenere la vertiginosa diffusione di questo fenomeno.

20 Novembre 2017

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La Chiesa di Gaeta interviene sul fronte del gioco d’azzardo patologico e si mobilita per “stare sulla strada” e offrire un contributo per contenere la vertiginosa diffusione di questo fenomeno.
Già dagli inizi del 2015 la Consulta Diocesana delle Aggregazioni Laicali aveva avviato, attraverso una serie di iniziative, un percorso per promuovere la consapevolezza della gravità dell’azzardo e sensibilizzare le amministrazioni comunali ad emettere regolamenti di contrasto all’uso delle “macchinette e biglietti mangiasoldi”. E dallo scorso giugno è stato creato un Tavolo di Lavoro formato da Caritas Diocesana, Consulta delle Aggregazioni Laicali e l’associazione Libera Presidio Sud Pontino.

Il gruppo di lavoro, che ha già organizzato lo scorso 24 settembre la “Giornata del Buon Gioco” a Formia per sostenere che “L’azzardo non è un gioco” e diffondere la cultura della relazionalità, ha pianificato il suo piano di azione su sei piste:
1. La mappatura del territorio per conoscere i Comuni della diocesi che hanno deliberato atti e regolamenti aventi la finalità di contrasto all’azzardo.
2. Il pressing sulle amministrazioni comunali attraverso richieste di incontri diretti a promuovere l’adesione al Manifesto dei Sindaci contro il gioco d’azzardo e alla Giornata del Buon Gioco, alla promulgazione di regolamenti contro il gioco d’azzardo, alla verifica dello stato di osservanza di eventuali regolamenti deliberati. Le richieste sono state inoltrate a tutti i comuni ricadenti nella Diocesi di Gaeta e al momento si è incontrato il sindaco del Comune di Itri.
3. La formazione specifica sull’azzardo per gli operatori Caritas.
4. La prevenzione diretta agli studenti dei principali istituti scolastici delle città della Diocesi attraverso seminari formativi articolati in tre unità: il fenomeno del gioco d’azzardo; accenni di Inquadramento diagnostico del disturbo da gioco d’azzardo; interventi di prevenzione. Tre istituti al momento hanno accettato la proposta formativa: il liceo scientifico “Fermi” di Gaeta, l’istituto alberghiero “Celletti” di Formia e l’istituto commerciale “Tallini” di Castelforte.
5. L’apertura di un Centro di Ascolto Caritas per il disturbo da gioco d’azzardo, con un servizio di primo intervento e di orientamento.
6. La promozione della consapevolezza della gravità dell’azzardo attraverso la diffusione di brochure, volantini e guide, la divulgazione mediante i mass media, l’organizzazione di specifici convegni e il contatto con le piazze con le Tende del Buon Gioco.

Al Tavolo di Lavoro, che rappresenta una rete solidale di contrasto alle scommesse, ha aderito anche la Chiesa Cristiana Avventista del Settimo Giorno di Gaeta attraverso il suo pastore Davide Malaguerra: è questo un messaggio forte per indicare che certe sfide si affrontano nel “camminare insieme” e che le differenze possono divenire valore aggiunto se orientate al bene dell’uomo.

 

PressGiochi