27 Luglio 2024 - 04:06

Giocare da grandi: voce agli operatori del gioco. Serve un riordino che dia prospettive alle aziende

‘Giocare da grandi’ Analisi, prospettive e scenari del settore del gioco pubblico. Questo il progetto presentato oggi a Roma presso l’Associazione Civita organizzato da Formiche in collaborazione con SWG e

09 Novembre 2022

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‘Giocare da grandi’ Analisi, prospettive e scenari del settore del gioco pubblico.

Questo il progetto presentato oggi a Roma presso l’Associazione Civita organizzato da Formiche in collaborazione con SWG e IGT per presentare l’ultima indagine dell’Osservatorio del gioco.

“Siamo a tre anni di lavoro sul progetto ‘Giocare da grandi’. In questa occasione – ha aperto l’evento Riccardo Grassi ricercatore di SWG – abbiamo dato la voce agli operatori del settore focalizzandoci sul gioco come impresa. Il nostro obiettivo è stato quello di fare il punto del settore e capire le prospettive: abbiamo un settore fatto di imprese che operano al confine tra accettabilità e non accettabilità, ma allo stesso tempo è costantemente sotto osservazione in un sistema contraddittorio. Da una parte si promuove l’impresa e dall’altra si cerca di limitarla per evitare l’insorgere della ludopatia. C’è consapevolezza da parte degli operatori sul tema della dipendenza e sul ruolo che essi ricoprono a livello di opinione pubblica. Tutti gli operatori chiedono regole che permettano una prospettiva di impresa per avere solidi business plan. Senza certezza non c’è business. Tutti i costi sono aumentati significativamente mentre i ricavi si sono ridotti. La tassazione nel tempo è aumentata sistematicamente e quindi l’elasticità è stata legata solo ai dipendenti. In questo contesto gli spazi fisici di gioco rappresentano i principali presidi di controllo. Altro tema rilevante è legato all’innovazione in un mondo che cambia velocemente. I nostri intervistati hanno denunciato il tema del caro bollette; la necessità della certezza giuridica; infine, il tema della tassazione.

Questo progetto ha messo al centro la logica di impresa che è un sistema complesso e la necessità della certezza regolativa non rappresenta un favore fatto al settore ma una necessità per poter procedere”.

“Spesso – è intervenuto Marcello Minenna, direttore di ADM – abbiamo discusso questi temi anche con il settore, con idee raccolte in una proposta fatta direttamente da ADM. Un settore in così forte evoluzione richiede un soggetto regolatore che possa avere capacità di intervento adeguata ai tempi ed importante. Siamo Agenzia o Autorità? Le cose sono differenti perché una autorità potrebbe cogliere opportunità ed insidie di settori così complessi anche dal punto di vista finanziario. Si tratta di settori ad elevatissima innovazione con rapporti nel mondo del digitale e delle valute digitali per questo l’agenzia si sta misurando – anche per motivi di vigilanza – su tutte queste possibilità. Se a questo si aggiungono interventi di bilancio si creano effetti che potrebbero produrre una tempesta perfetta. Faremo ulteriori considerazioni anche in tema regolatorio alla ripresa dei lavori parlamentari”.

Presente all’evento il presidente di STS FIT, Giorgio Pastorino che ha messo l’accento sul tema del riordino: “Ma cosa significa? Dieci anni fa circa le regioni e i comuni si sono mossi a regolamentare il settore. Di fatto abbiamo avuto un settore bersagliato da nuovi regolamenti e divieti al gioco legale. Nei primi momenti il dialogo è stato difficile, successivamente si è aperto un dialogo che ha permesso di trovare soluzioni per la sopravvivenza del settore. Contestualmente si è iniziato a parlare di riordino con l’idea che la rete fisica andasse riorganizzata.

Oggi però la situazione è cambiata ma i numeri del Libro Blu mostrano dati diversi. Nel 2019 il gioco online raccoglieva 36 mld. Nel 2021 il gioco terrestre ha perso 34 mld mentre l’online è arrivato a 67 miliardi. Questo cambiamento ha avuto conseguenze. Abbiamo parlato per 10 anni di gioco fisico e ci siamo dimenticati dell’online. Il mercato è cambiato e gli operatori si adeguano. Si è registrata la diffusione del pvr che facilitano la crescita dell’online. Oggi ci troviamo con la creazione di una rete parallela ma con diverse caratteristiche. Il cambiamento va agevolato e va visto come opportunità ma all’interno di regole ben chiare. Se non diamo regole precise che separino il gioco fisico dall’online rischiamo di innescare una guerra sul settore. Il gioco fisico fornisce, va ricordato, la maggior parte delle entrate erariali.

Non lasciamo che il settore vada avanti da solo. Le regole servono adesso. Non vorrei vedere che il mercato si muove in avanti e poi le regole arrivano troppo tardi e richiedono sanatorie. Non vorrei che si ripetessero gli errori del passato. Miglioriamo i punti vendita che esistono, mescolando gioco fisico e digitale che però sia fruito ancora nel terrestre. Altrimenti faremo fatica a trovare accordi con i territori e dovremo continuare a lavorare con prospettive a breve termine senza riuscire ad affrontare le sfide del futuro”.

A prender parola anche Alberto Giorgetti, Istitutional Relations Senior Director IGT che ha affermato: “Cerchiamo di rappresentare un mercato particolarmente complesso e da questa ricerca emerge la necessità di un intervento normativo efficiente, tempestivo e sofisticato. Auspichiamo che questo tema venga trattato nel corso di questa legislatura anche con l’intervento dell’autorità di regolazione. Gli spinti forniti sono notevoli. Questo evento ci permette di evidenziare queste idee per promuovere un confronto che sia sempre positivo. Le complessità sociali devono essere affrontate e non dimenticate”.

PressGiochi