29 Marzo 2024 - 14:29

Genova insorge contro Lottomatica: “Parlano di gioco responsabile per sponsorizzarsi”

I comitati cittadini contro la campagna lottomatica per il gioco responsabile insorgono: “E’ inopportuno che a fare una campagna sull’azzardo sia una società che vive di quel business – dice ad esempio Alessandro Costanzo del comitato Non è un gioco – E’ come se a farla sul fumo fosse la Malboro. La conseguenza è che, indipendentemente dallo scopo, si veicola quel marchio, pubblicizzandolo.

05 Gennaio 2015

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Arriva a Genova  –  una delle città con il rapporto maggiore tra numero di slot machine e di abitanti, e la città che ha fatto tanto parlare di sé per le lotte contro l’azzardo, di don Gallo prima e del comune poi  –  una nuova campagna per il gioco responsabile, “18+”: ma arriva accompagnata dalle polemiche. Perché a lanciarla è la stessa Lottomatica, concessionaria dello Stato, insieme alla Fit (la Federazione Italiana Tabaccai) e al Moige (il Movimento Italiano Genitori).

Come riporta la Repubblica-Genova, gli organizzatori spiegano che sabato 10 e domenica 11 i genovesi troveranno in piazza De Ferrari uno stand gonfiabile “in cui volontari daranno informazioni sul gioco, sui divieti per i minori  –  dice Simone Cantagallo, direttore comunicazione di Gtech-Lottomatica – e sui segnali che identificano il rischio di ludopatia”.

Ma i comitati cittadini contro l’azzardo, appunto, insorgono: “E’ inopportuno che a fare una campagna sull’azzardo sia una società che vive di quel business  –  dice ad esempio Alessandro Costanzo del comitato Non è un gioco  –  E’ come se a farla sul fumo fosse la Malboro. La conseguenza è che, indipendentemente dallo scopo, si veicola quel marchio, pubblicizzandolo. Il concetto stesso di “gioco responsabile” non ci piace: l’azzardo va contrastato su tutti i fronti, è una piaga sociale, non è mai responsabile. E anzi, invece che mettere in piazza questi marchi, bisognerebbe vietarne la pubblicità”. Divieto inserito infatti nella nuova legge sull’azzardo in discussione in Parlamento, promossa per altro dal deputato ligure Lorenzo Basso.

“Non c’è nulla di strano in questa campagna  –  ribatte Cantagallo  –  Noi siamo delegati dallo Stato stesso ad offrire gioco legale, e crediamo sia anche nostra responsabilità fare informazione e prevenzione. Vogliamo che il gioco rimanga un divertimento, non che degeneri: nel nostro stand, che per il quarto anno gira l’Italia in 21 tappe e ora sbarca a Genova, le famiglie troveranno tante informazioni utili, sui divieti per i ragazzi sotto i 18 anni, ma anche sui campanelli d’allarme che segnalano un giocatore patologico, come la spesa eccessiva. E potranno fare un test al computer per misurare la propria propensione al gioco”.

PressGiochi