25 Aprile 2024 - 23:35

Frascati. Organizzato nelle scuole un progetto di ricerca sui rischi della ludopatia

Ludopatie e i giovani del territorio è il nome del progetto di ricerca che l’Amministrazione Comunale di Frascati ha accolto, su proposta progettuale elaborata dallo Sportello Intercomunale Antiusura, di cui

25 Febbraio 2015

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Ludopatie e i giovani del territorio è il nome del progetto di ricerca che l’Amministrazione Comunale di Frascati ha accolto, su proposta progettuale elaborata dallo Sportello Intercomunale Antiusura, di cui è socio fondatore, e avviato a dicembre all’interno delle scuole, per valutare il fenomeno della ludopatia in età giovanile e mettere in atto tutti gli strumenti a disposizione per facilitare una presa di coscienza in coloro che ne sono affetti senza esserne a conoscenza. E comunque per avviare una campagna di sensibilizzazione preventiva tra i giovani in età scolare sui rischi che il gioco d’azzardo può indurre se non si attivano i necessari filtri critici. Il primo passo da parte dell’Ufficio Servizi Sociali è stato quello di avvertire, in via preventiva, gli Istituti scolastici del territorio, compreso quello di Villa Sora, per sensibilizzare i Dirigenti Scolastici. È così iniziata la fase centrale di raccolta dati e al termine di tale fase è intenzione dell’Amministrazione Comunale presentare i risultati della ricerca realizzando un evento pubblico.

Gli obiettivi principali che tale ricerca si propone sono quelli di misurare il fenomeno delle ludopatie nei giovani tra i 14 e i 19 anni delle III classi delle Scuole Medie (Secondarie di Primo Grado) e delle classi delle Scuole Superiori (Secondarie di Secondo Grado). Oltre a questo si propone anche di indagare le opinioni, i giudizi e i comportamenti dei giovani rispetto al “gioco” e ai rischi connessi attraverso un’indagine campionaria. A risultati ottenuti si apriranno dibattiti, incontri con docenti, con alunni e con genitori nelle classi con alti valori di rischio.

«Valutare la presenza o meno di una situazione di disagio ludopatico, poco avvertito da chi ne è affetto, è molto difficile a priori, e lo è ancora di più nei giovani – dichiara il Sindaco Alessandro Spalletta -. In una società come la nostra che attraverso tutti i canali, dalla tv ai siti internet, favorisce il gioco d’azzardo in tante differenti e svariate forme, la ludopatia è un male, spesso oscuro, che si sta diffondendo sempre di più tra la popolazione italiana. Cercare di prevenire questo male attraverso un’informazione puntuale e completa sui rischi credo che sia un dovere morale per chi si è assunto l’impegno di amministrare una comunità di cittadini».

«Saranno molte le azioni che, successivamente alla raccolta e all’analisi dei dati, il progetto “Ludopatie e i Giovani del Territorio” intende mettere in campo per prevenire il fenomeno soprattutto nelle giovani generazioni – dichiara l’Assessore ai Servizi Sociali Matteo Filipponi -. Sarà uno studio importante per verificare il peso della condizione familiare nei soggetti più a rischio, analizzare il comportamento di gruppi di coetanei e la diffusione dei messaggi multimediali che propongono come innocue e anzi affascinanti le scommesse. Insomma, attraverso una ricerca approfondita nelle scuole di Frascati cercheremo di capire i comportamenti e le opinioni dei nostri studenti nei confronti di un tema così importante come il gioco d’azzardo. Ovviamente ci sarà il coinvolgimento delle famiglie, perché siamo convinti che solo attraverso un lavoro congiunto con i nuclei familiari sia possibile ottenere i risultati migliori. Ringrazio per questo l’Ufficio Servizi Sociali e il Dirigente del 3° Settore per il lavoro che stanno svolgendo sul progetto».

«La ludopatia non è solo un fenomeno sociale, ma una vera e propria malattia, che rende incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse – afferma Consigliera Delegata alla Salute Chiara Fasolino -. Secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità circa un milione e mezzo di persone in Italia sono affette da questa patologia, che può arrivare anche a rovinare la vita di intere famiglie esponendo le persone affette a gravi conseguenze personali e sociali»

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