Finanziamento ai partiti. La Commissione Affari costituzionali boccia emendamento su contrasto alla ludopatia

Nella giornata di ieri la Commissione Affari costituzionali del Senato ha proseguito l’esame del progetto di legge recante Modifiche all’articolo 9 della legge 6 luglio 2012, n. 96, concernenti la Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici, già approvato dalla Camera dei deputati.

Nell’occasione, il senatore Giovanni Endrizzi del Movimento 5 Stelle ha criticato il parere contrario espresso, ai sensi dell’articolo 81 della Costituzione, dalla Commissione bilancio sull’emendamento 1.12 che prevedeva di abolire i finanziamenti pubblici ai partiti destinando i ricavi alla lotta del gioco d’azzardo patologico.

Per Endrizzi, “queste proposte, anche qualora comportino nuovi oneri nel breve termine, sono suscettibili di determinare effetti virtuosi nel lungo periodo. L’emendamento prevede la cessazione di qualsiasi forma di finanziamento pubblico e la destinazione delle somme risparmiate – a seguito della mancata erogazione dei rimborsi ai partiti per gli anni 2013, 2014, 2015 e 2016 – ai programmi di prevenzione e cura delle patologie connesse alla dipendenza dal gioco d’azzardo”.

Il senatore pentastellato, dopo aver ribadito che l’assegnazione di tali fondi ai partiti sarebbe illegittima, in assenza dei controlli contabili prescritti dalla normativa vigente, ha chiesto che si procedesse comunque alla votazione dell’emendamento sul gioco, sul quale oltre alla Commissione Bilancio, anche il relatore e il rappresentante del Governo si erano espressi in maniera contraria. La Commissione Affari costituzionali ha preso atto dei sopracitati parere e ha votato in maniera contraria.

PressGiochi