28 Marzo 2024 - 21:57

Fiasco: “Il gioco d’azzardo è incostituzionale. Contro approvazione della Delega fiscale i comuni possono sempre intervenire intraprendendo altre strade”

Dal comune di Rimini si sollevano perplessità sul decreto relativo al gioco che, di fatto, toglierebbe agli enti locali l’autonomia su limiti e sanzioni nei propri territori. Martedì prossimo è

27 Febbraio 2015

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Dal comune di Rimini si sollevano perplessità sul decreto relativo al gioco che, di fatto, toglierebbe agli enti locali l’autonomia su limiti e sanzioni nei propri territori. Martedì prossimo è prevista la presentazione del testo in Consiglio dei ministri. Nella trasmissione Tempo Reale (Radio Icaro – Icaro Tv) è intervenuto sul tema il sociologo Maurizio Fiasco, consulente della consulta nazionale antiusura.

“I comuni devono assistere le popolazioni svolgendo il loro compito di sicurezza sociale e il gioco d’azzardo contrasta con il lavoro dei comuni in maniera netta e pericolosa. Su questo ambito sono intervenuti gli enti locali chiedendo di ridurre l’impatto e la pericolosità dei giochi d’azzardo sui propri territori.

Anche se il governo adottasse il decreto attuativo della delega fiscale per come lo conosciamo oggi – ha spiegato Fiasco – provvedimento che reputo come un brutto segnale, la partita è tutt’altro che chiusa perché i comuni possono riproporre i divieti per altra via, documentando i dati dei danni del gioco in maniera circostanziata e chiamando in causa gli organi della giustizia competenti.

La corte costituzionale ha sempre definito il gioco d’azzardo incostituzionale perché incompatibile con l’ordinamento repubblicano in quanto viola gli artt. 4 e 5 della nostra Carta. Per cambiare l’ordinamento della Corte, non si è fatto altro che sostituire le parole, cambiando gioco d’azzardo con gioco con alea. E’ come se il furto lo chiamassimo furto lecito”.

 

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