Nonostante che il comune avesse votato all’unanimità la mozione recante “Adozione di misure finalizzate al contrasto del gioco d’azzardo con particolare riferimento alle nuove aperture di sale da gioco e punti da gioco e
Nonostante che il comune avesse votato all’unanimità la mozione recante “Adozione di misure finalizzate al contrasto del gioco d’azzardo con particolare riferimento alle nuove aperture di sale da gioco e punti da gioco e all’uso compulsivo delle slot machines” presentata a novembre dal Movimento 5 Stelle, da alcuni giorni a Ferrara sono comparsi questi manifesti, posizionati nelle plance comunali, che pubblicizzano una sala slot.
Per i grillini c’è qualcosa che non torna?!
La mozione firmata in comune da Ilaria Morghen, Federico Balboni e Silvia Mantovani proponeva, tra le altre cose, di limitare l’apertura di nuovi esercizi dedicati all’offerta di gioco d’azzardo, non certo quello di mettere a disposizione gli spazi comunali per promuovere queste attività.
La mozione, che prevedeva la realizzazione di un nuovo regolamento in materia di distribuzione di apparecchi di intrattenimento automatici, semi automatici ed elettronici come definiti dall’Art. 110 del T.U.L.P.S. R.D. 773 del 1931 il cui mandato era stato affidato alla Commissione Comunale Attività produttive è ancora ferma in consiglio.
Tra le proposte del M5S, si chiedeva:
e. verifichi che presso l’Azienda Usl sia stato attivato, come previsto dal piano regionale, un punto sperimentale di accoglienza e valutazione delle persone con problemi di gioco patologico, in rete con associazioni del terzo settore impegnate sul tema. Nella programmazione sociale e sanitaria d’ambito distrettuale, e nello specifico nei programmi attuativi del Piano di zona per la salute e il benessere sociale, i servizi (sociali e sanitari) dovranno individuare ulteriori azioni e interventi da concretizzare insieme, coinvolgendo dove possibile gli organismi del terzo settore e le associazioni di rappresentanza.
f. la verifica che, come prevede il Piano regionale, entro la fine dell’anno, partiranno corsi obbligatori di formazione rivolti al personale delle sale da gioco, per favorire una responsabilità sociale “diffusa” verso i giocatori più fragili e sui rischi della dipendenza da gioco d’azzardo. Altri corsi di formazione sono rivolti anche al personale sociale e sociosanitario dei Comuni (operatori di Sportelli sociali, Centri per le famiglie) e agli agenti delle Polizie locali per informarli sui rischi del gioco d’azzardo e sui percorsi di cura, in modo da favorire se possibile il riconoscimento precoce del problema e orientare il cittadino verso i servizi di cura.
PressGiochi
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