27 Luglio 2024 - 04:17

Echi dal Qatar: la World Cup ha scatenato la “betting pande-mania”!

Nel 2022 l’industria del gioco è riuscita a riprendersi in pieno, e non poteva esserci miglior chiusura che con la Coppa del Mondo FIFA in Qatar 2022. Non solo in

09 Gennaio 2023

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Nel 2022 l’industria del gioco è riuscita a riprendersi in pieno, e non poteva esserci miglior chiusura che con la Coppa del Mondo FIFA in Qatar 2022. Non solo in Europa, ma anche nelle Americhe, in Africa (Sudafrica, Ghana e Nigeria su tutti), in Asia e nella lontana Nuova Zelanda, la massima rassegna calcistica ha coinvolto milioni di giocatori, molti dei quali nuovi, per un volume di puntate che ha quasi raddoppiato quello del 2018.

In Francia, ha fatto scalpore l’annuncio dell’Autorité nationale des jeux (ANJ), che circa 615 milioni di euro sono stati scommessi sulle piattaforme online durante le quattro settimane di gara. Una cifra che va ben oltre le previsioni pre-Mondiali, che si aggiravano sui 500 milioni di euro. Ed è una cifra senza precedenti, visto che i Mondiali del 2018 e Euro 2021 avevano generato rispettivamente “solo” 366 milioni di euro e 420 milioni di euro, sempre sul solo canale online. La ANJ, che aveva intensificato la campagna di prevenzione contro il gioco compulsivo in prossimità della WC2022, non è del tutto contenta dell’accaduto e ha annunciato che prossimamente effettuerà una valutazione più completa sulle cifre e sul comportamento di gioco durante questa competizione, nonché sulle campagne pubblicitarie effettuate dagli operatori, che in certi casi sono apparse non rispettose delle regole. Forse la Francia avrebbe dovuto fare come il Belgio, che ha vietato del tutto l’advertising del betting durante i Mondiali.

Tante raccomandazioni erano state fatte ai bookmakers dalle autorità britanniche, anche in forza delle nuova legge. Ora, sebbene i dati del Regno Unito non siano ancora disponibili, sappiamo che tutti i principali operatori, bet365 in testa, seguito da William Hill e da Flutter (Sky Bet e Betfair Exchange) hanno denunciato una crescita delle giocate, con punte che superano il 20%.

Persino sui mercati non regolamentati è esplosa la World Cup mania. In Brasile Betmotion celebra l’aumento del 45% dei nuovi utenti che hanno scommesso sul sito durante le 64 partite in Qatar. In Libano parecchi scommettitori hanno aperto conti bancari all’estero per usufruire delle offerte dei principali operatori. A Singapore si è assistito a un boom senza precedenti, con tanti giovani e giovanissimi che si sono gettati in questa nuova esperienza, anche in maniera piuttosto sconsiderata, come denunciato dalla stampa locale. In Malesia e Nepal le autorità hanno compiuto massicce retate per stroncare i bookmakers illegali, arrestando centinaia di persone.

Eppure, niente desta più sorpresa dell’interesse mostrato dagli scommettitori americani. E’ vero che la presenza ai Mondiali delle nazionali di USA, Canada e Messico è stato un incentivo eccezionale per i giocatori; i tre paesi, oltre tutto, sono quelli destinati ad ospitare l’edizione del 2026; quindi un bel viatico per quella che sarà una World Cup record almeno per numero di partecipanti (le squadre saliranno da 32 a 48). Ma si stenta a credere che la finale Argentina-Francia si sia qualificata come il secondo grande evento dell’anno per numero di transazioni, 7,9 mln, dietro al Super Bowl, che raccolto 23,5 milioni di transazioni, ma davanti alle finali NBA, che ne ha totalizzate 5,1 mln (dati forniti dalla società di geolocalizzazione e monitoraggio delle frodi GeoComply). In Canada, l’operatore leader OpenBet, che vanta una quota di mercato dell’80% della quota del mercato, ha registrato un aumento del 21% delle giocate rispetto al mondiale precedente. Anche in Europa OpenBet ha riportato maggiori livelli di coinvolgimento degli spettatori, incrementati del 22%, rispetto al precedente evento svoltosi in Russia nel 2018.

Il merito, bisogna dirlo, è anche dei bookmakers, che hanno dato sfogo a tutta la loro creatività per elaborare offerte che andassero incontro ai giocatori, fors’anche oltre il limite del ragionevole: basti dire che bet365, al termine della prima fase del torneo, ha restituito qualcosa come 14 milioni di sterline agli oltre 500 utenti che avevano aderito alla formula ‘4 Scores Challenge’ e ai quasi quasi 10.000 che avevano perso il jackpot per un solo risultato.

Altro fatto molto interessante è che in questo Mondiale così atipico e anche controverso per tanti aspetti, si sono notate delle variazioni anche nel comportamento delle pratiche di scommessa. Per esempio, in Svezia, Kindred Group ha registrato un aumento delle scommesse pre-partita, probabilmente dovuto agli orari di inizio degli eventi, per lo più avvenuti durante l’orario di lavoro. C’è stata poi l’esplosione delle scommesse parlay, anche in modalità Bet Construct, che rivalutano anch’esse il gioco antepost, che in questi tempi sembrava essere stato soppiantato dal betting live.

A proposito di parlay, c’è la curiosa storia di Daniel Forte, un francese che giocando solo $26 è andato vicino a vincerne $557.770: a fregarlo è stato proprio la Francia, che aveva pronosticato vincente in Qatar. Il metodo parlay combina più scommesse in un’unica scommessa, facendo sì che ogni vincita all’interno di un parlay ottenga un premio più alto rispetto al piazzare tutte quelle scommesse separatamente. Forte aveva azzeccato tutte e 6 le prime del suo parlay, vale a dire la vittoria del Kansas NCAA March Madness, del Golden State Warriors in NBA, il successo del Colorado Avalanche Stanley Cup, dell’AC Milan in Serie A, la conquista del titolo MLS da parte del Los Angeles FC e il trionfo del Manchester City in Premier League. In teoria, Forte non avrebbe dovuto incassare il becco di un quattrino, ma c’è un retroscena: il suo bookmaker di riferimento, Fan Duel, a fronte del rischio di dovergli bonificare una cifra così alta, gli ha proposto di chiudere la faccenda anzitempo, offrendogli $ 283.538 per rinunciare alla sua scommessa. Voi che avreste fatto? Forte ha accettato e secondo noi ha fatto benissimo così, a prescindere!

Molto peggio è andata al famoso rapper americano Drake, che ha perso un milione di dollari puntando sull’Argentina vincente. Ma come, qualcuno dirà, non sono stati proprio Messi&c. ad alzare il trofeo? Si, ma il cantante ha commesso la tipica ingenuità del giocatore inesperto: ha puntato sulla quota inerente il risultato al 90’, non su quella cosiddetta della “coppa in mano” (che avrebbe pagato di meno ovviamente). E male per lui che il match si sia concluso 3-3 ai tempi regolamentari.

Grande delusione pure per tal Liam Manifold, inglese dello Staffordshire, che puntando solo 10 sterline su un triplo evento – vittoria dell’Argentina per alzare il trofeo, secondo posto per la Francia e Messi nominato miglior giocatore del torneo – pensava di averne vinte circa 15.000, ma quando si è recato nel negozio Coral in cui aveva effettuato la scommessa si è visto consegnare solo £660. Effettivamente, per quanto lui sostenga che la tripla giocata gli era stata convalidata a una quota di 1.495 a 1 l’11 novembre, sembra assurdo che si possa vincere così tanto con una giocata non proprio proibitiva come quella che lui ha fatto. Coral, da parte sua, ha detto che quelle 660 sterline sono un premio sin troppo generoso in base ai regolamenti sulle scommesse, trattandosi di tre eventi correlati. Sta di fatto che Manifold si è rivolto ad un apposito comitato indipendente per i reclami, ma non ha ancora ricevuto risposta.

Infine, per quanto non ne avesse bisogno, il calciatore Sergio Aguero – non convocato dall’Argentina ma presente in Qatar al fianco dei suoi compagni per tutta la durata della manifestazione – ha vinto più di $ 7.000 dopo averne scommessi $ 1.000 su Lionel Messi vincitore del Pallone d’Oro della World Cup. Aguero e Messi sono amici intimi: il numero 10 è il padrino del figlio di Aguero.

 

Marco Cerigioni – PressGiochi

Fonte immagine: https://it.depositphotos.com